“Scarellare” i pizzoccheri: arte antica da riproporre

E l?Accademia del Pizzocchero inventa i ?seminari itineranti?

Siamo nell’epoca della
globalizzazione del gusto, siamo ormai preda del tutto
pronto in cinque minuti, il take-away assoluto, il prendi,
riscalda e mangi. E tra poco non sapremo neppure cucinare un
uovo. Di fronte a questi scenari che sembrano apocalittici
ma entrati di fatto nelle abitudini alimentari di tutti i
giorni, l’Accademia del Pizzocchero di Teglio intende
consegnare, a chi vuole sfuggire all’appiattimento del gusto
ed all’intorpidimento delle mani, un piccolo aiuto che
possa, in parte, sfuggire all’accerchiamento delle
multinazionali del “ non gusto” che ormai hanno fatto
quadrato intorno alle nostre produzioni tipiche, copiandole,
ridicolizzandole e proponendole in forme inusuali,
maldestre, piatte ,sciape : unicamente pallide imitazioni.

Ecco quindi nascere, il primo seminario itinerante
“impariamo a scarellare i pizzoccheri“. Questo piatto Re
della cucina valtellinese e conosciuto in tutto il mondo, è
ormai proposto in tutte le versioni, e da ultimo, anche in
versione surgelato e da cuocere in forno per cinque minuti.
Nulla contro questi prodotti industriali se rispettano norme
sanitarie e catena del freddo. Ma il pizzocchero di Teglio
scarellato a mano (scarellare voce dialettale valtellinese,
significa impastare e tirare la pasta con il matterello) è
altra cosa.

Un‘arte lo “scarellare” che si sta perdendo, anche perchè in
pochi o quasi la trasmettono (succede anche alle ”sfogline”
bolognesi e romagnole, sempre più rare), con tanto di
atrofizzazione delle mani che ormai sono solo capaci di
schiacciare telecomandi e tasti del computer e non
permettono o quasi questa bellissima operazione che
consegna, ad opera finita, gioia e soddisfazione.

Ecco quindi costituirsi una “take force” che con attrezzi
idonei e scarellatrici telline di fama (tra cui le ultime
vincitrici del consorso il Pizzocchero d’Oro e le farine
molite dai due molini storici di Teglio) che, sotto l’egida
dell’Accademia, porta in giro per l’Italia questa arte che
sta scomparendo.


In prima assoluta la presentazione dei seminari ai
campionati del mondo di sci di Bormio e Santa Caterina di
Valfurva, a seguire una conferenza stampa il tre di marzo
(ristorante Sozzani Posta Sondrio) per poi approdare al
primo corso presso l’Hotel cult della città di Sondrio, il
POSTA. (10.11 marzo 2005) Il tutto grazie alla intelligente
sponsorizzazione della Cassoni Assicurazioni, che da attenta
società assicuratrice, ha ritenuto sposare questo evento a
Sondrio.

Teglio, i suoi abitanti, i suoi ristoranti, i suoi
agriturismi, non scarellano, non vendono e non cucinano i
loro pizzoccheri senza prima aver controllato con acribia
tutte le fasi della lavorazione artigianale , nel solo
interesse del gusto e della tradizione.
Attilio Scotti

attilioscotti@bluewin.ch



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Attilio Scotti
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