Valtellinese la cantina di affinamento più alta del mondo

Stazioneranno nella cantina dello Stelvio più di 500 bottiglie

Il Passo dello Stelvio è famoso per la sua strada che con
tornanti spettacolari a quota 2760 metri collega la
Lombardia, o meglio la Valtellina all’Alto Adige, per le sue
nevi e i suoi ghiacciai paradiso dello sci estivo e da
domenica 17 luglio per aver dato ospitalità, al valico, da Pirovano, alla cantina di affinamento più alta del mondo.
Lassù è nata la “Banca del vino” per iniziativa della Banca
Popolare di Sondrio, della Fondazione Fojanini e dei
Consorzi di tutela del vino di Valtellina e dei formaggi
Bitto e Casera.

In una giornata di festa, dedicata alla montagna, alle sue
specialità enogastronomiche, alla buona musica (con concerto
all’alpeggio Rese Basse dell’Associazione musicale Gaudenzio
Dell’Oca) e con un momento legato alla storia della Grande
Guerra grazie al coinvolgimento dell’Ana (le Penne nere
hanno ripristinato sentieri realizzando un’area museale
all’aperto), è stata inaugurata la Banca del vino per
l’affinamento dei grandi rossi a DOCG di Valtellina fra gli
alti monti ed i grandi silenzi. Nell’occasione la Camera di
Commercio di Sondrio ha presentato il nuovo Marchio
Valtellina.

Un tempo i vignaioli dicevano che il vino, portato in alto,
migliorava. “Perchè non provare?” - si è chiesta la Banca
Popolare interpellando tecnici ed esperti - e l’iniziativa
ha preso corpo.

Sono 11 le aziende coinvolte nel progetto: Ar.Pe.Pe (Arturo
Pelizzatti Perego), Caven Camuna, Sandro Fay, Fondazione
Fojanini, Alberto Marsetti, Pietro Nera, Nino Negri, Mamete
Prevostini, Aldo Rainoldi, Conti Sertoli Salis e Casa
vinicola Triacca.

Sono state portate in quota, per un lungo soggiorno a quasi
tremila metri, circa 500 bottiglie di Valtellina Superiore,
Sassella, Inferno, Grumello, Valgella e Sforzato.
Un’apposita commissione, di anno in anno, effettuerà delle
verifiche per seguire l’affinamento.

Alla manifestazione hanno partecipato con molto interesse
trentini, altoatesini e svizzeri, incuriositi, pronti a far
parte della...cordata. Sicuramente stagioneranno allo
Stelvio anche forme di Bitto e con tutta probabilità pure
bresaola e speck, dopo la salatura, passeranno un soggiorno
lassù, al pari dei vini e dei formaggi, per acquisire
particolari caratteristiche capaci di deliziare ancor più i
palati.

“Il progetto è unico ed interessante - ha commentato il
presidente Casimiro Maule - Sullo Stelvio non si disputa una
gara fra etichette ma si porterà avanti un lavoro di equipe
all’insegna della qualità e della valorizzazione del
territorio”.


A soli due giorni dall’inaugurazione della “Banca del vino”
al passo dello Stelvio, si registrano delle novità. Alle 11
aziende (elenco compreso nel comunicato stampa di ieri) che
inizialmente hanno aderito all’ambizioso progetto promosso
dalla Banca Popolare di Sondrio in collaborazione con la
Fondazione Fojanini e coi Consorzi di tutela dei vini di
Valtellina e dei formaggi Bitto e Casera, altri due
produttori hanno deciso di portare i loro vini lassù, a
quasi tremila metri di quota per un affinamento particolare.
Sono le aziende Fratelli Bettini di San Giacomo di Teglio e
Nicola Nobili di Poggiridenti.

A questo punto le bottiglie che stazioneranno nella cantina
dello Stelvio saranno più di 500, collocate in locali
particolari, lontano dai rumori, dalla luce e con la
garanzia di una temperatura costante, idonea ai rossi da
invecchiamento.
CS



GdS - 20 VII 05 - www.gazzettadisondrio.it

CS
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