Maroni: "A SONDRIO PIU' RISORSE PERCHE' NOSTRO MODELLO DI AUTONOMIA"

(Lnews - Sondalo/SO, 13 gen) "La nostra non e' una riforma, e'

un'evoluzione: riforma presuppone che si sostituisca a qualcosa
che va cambiato; in Lombardia la sanita' funziona e con un costo
basso corrispondente al 5% del Pil, a fronte di altre Regioni
che spendono 5-6 volte di piu'".

INCONTRO CON I SINDACI - Cosi' il presidente della Regione
Lombardia Roberto Maroni nell'incontro con la Conferenza dei
sindaci, riunita al Polo di Formazione Professionale  Vallesana
a Sondalo (SO), ultima tappa della sua visita nel Comune
dell'Alta Valtellina, in cui ha visitato il presidio Ospedaliero
'Eugenio Morelli' e il Museo dei Sanatori di Sondalo,
accompagnato dal direttore dell'Asst Valtellina e Alto Lario
Giusy Panizzoli.

RISPARMI INVESTITI SU ECCELLENZE - "La 'riforma' della sanita' -
ha sottolineato il presidente Maroni - non ha l'obiettivo di
ridurre i costi: non vogliamo la chiusura di ospedali o le
riduzioni di strutture perche' non bastano le risorse. Anzi, la
nostra riforma prevede risparmi con concentrazione di appalti
che stimiamo consentano minori uscite per 400 milioni, risorse
che assegneremo alle eccellenze presenti sui territori".

I PARTECIPANTI - All'incontro erano presenti Ugo Parolo,
sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega
a Politiche per la Montagna, Rapporti con il Consiglio Regionale
e le Istituzioni Regionali, Macro regione Alpina, Quattro Motori
per l'Europa e Programmazione Negoziata, il sindaco di Sondalo e
presidente della Conferenza dei sindaci Luigi Grassi, il
presidente della Provincia di Sondrio Luca della Bitta,
Massimiliano Franchetti, vice presidente Conferenza dei sindaci,
i primi cittadini del territorio e Maria Beatrice Stasi,
direttore Agenzia per la tutela della Salute della Montagna che
comprende la Provincia di Sondrio, l'Alto Lario e la Valle
Camonica. Sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali
hanno espresso particolare apprezzamento per la visita del
presidente Maroni che, a sua volta, ha ringraziato i
partecipanti all'incontro per "le tante sollecitazioni, per le
critiche e per le cose buone che sono state messe in evidenza".

GRANDE IMPORTANZA ALLA 'T' DI TERRITORIO - "Uno degli aspetti
qualificanti della riforma - ha detto ancora Maroni - e' il
cambio di prospettiva: passare da curare il malato nell'ospedale
a prendersi cura del malato. Per questo da Azienda Ospedaliera
abbiamo cambiato nome in Asst, Azienda socio sanitaria del
territorio: la 'T' di territorio significa che il direttore
generale di Sondrio deve occuparsi del malato finche' guarisce e
non solo fino a quando resta in ospedale".

ALTI STANDARD - "Bisogna sviluppare un piano di coordinamento
tra azienda ospedaliera e strutture presenti sui territori - ha
precisato - in modo che si offrano ai pazienti percorsi che
garantiscano loro di stare bene: vogliamo garantire le migliori
prestazioni al cittadino che deve sapere di poter trovare i piu'
alti standard per le prestazioni di cui ha bisogno". Il
presidente ha poi ribadito che, dopo l'avvio del primo gennaio,
"a giugno faremo il punto della situazione  della riforma e
verificheremo se e come dovranno essere apportati correttivi".

SUCCESSO PER 'AMBULATORI APERTI' - Nel corso del suo intervento
il presidente ha anche fornito i dati relativi all'operazione
Ambulatori Aperti nei territori ora riuniti nella nuova Ats
della Montagna: 6.116 prenotazioni registrate per 5.584
erogazioni esami in piu' fatti nelle ore serali e nei fine
settimana. Inoltre: 28.000 ricette elettroniche fatte nel 2015;
22 milioni di euro nell'ultimo triennio per investimenti di
edilizia sanitaria.

PIU RISORSE A SONDRIO - "Destineremo alla Provincia di Sondrio
piu' risorse - ha concluso il presidente - perche' deve essere un
modello di autonomia: voglio organizzare con Anci un incontro
tecnico con i sindaci per valutare cosa si puo' fare per aiutare
i Comuni, visto che non si puo' piu' applicare il patto di
stabilita' verticale della Regione che assegnava loro 250 milioni
di euro l'anno. Coglieremo l'occasione della prossima riforma
costituzionale per ridisegnare il modello di autonomia della
Lombardia, considerato che le province non ci saranno piu'".
(Lnews)

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