Giovanni Malagò: Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Valtellina

Proposta autorevolissima del Presidente del CONI quella dei Giochi invernali

Malagò: Olimpiadi 2026 a Milano e Valtellina? - Proposta autorevolissima quella del Presidente del CONI

Improvvisa, inaspettata la notizia subito colta con rilievo e non solo del mondo sportivo: il Presidente del CONI Malagò candida la Valtellina per i Giochi invernali del 2026.
Pare che il CIO sia orientato ad assegnare contemporaneamente i Giochi del '24 e del '28 (Parigi 2024 e Los Angeles 2028) il che taglierebbe definitivamente Roma che di chanches ne aveva e come,, sempre che l'infausta decisione, prima di Monti e poi della Raggi, riemergesse. A questo punto, il ragionamento di Malagò, dateci i Giochi invernali del 2026 a Milano e Valtellina. Ci sono i precedenti di città di pianura assegnatarie come Torino e Vancouver e, almeno sulla carta, non dovrebbero esserci forti opposizioni.
Sarebbe un enorme vantaggio avere questi Giochi e persino al solo discuterne di qua alla sessione del CIO che dovrà decidere per i Giochi estivi.
Milano ospiterebbe il ghiaccio e in Valtellina si distribuirebbero le diverse discipline dello sci per le quali Alta Valle, Livigno, Valmalenco avrebbero titoli e capacità. Da farsi ex novo salto (un tempo c'era a Bormio, zona Ciuk) e allegati, Bob e allegati.
Ovviamente, come in questi casi, al fatto sportivo si accompagna quelli delle infrastrutture, con oltre otto anni davanti.
Scontate le opposizioni. Ci sono sempre, da una parte di chi non vede un palmo avanti il naso e dall'altra chi per antonomasia, qualsiasi sia l'argomento, è contrario per definizione.
Osserviamo comunque che la semplice uscita del Presidente del CONI è comunque un regalo alla Valtellina visto che viene ritenuta “di eccellenza”, altrimenti non potrebbe aspirare ad una candidatura.
Da aggiungere che ci sarebbe un passaggio formale da superare perchè chi, come l'Itaolia, ospita la prossima sessione non può candidarsi ma, cdice il Presidente, si sta cambiando tanto nel CIO e quindi si può cambiare anche quell'impedimento formale.
Ci aspettiamo che la Valtellina ringrazi Giovanni Malagò.
GdS
 

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