Maroni; 900.000 € dalla Regione per l'acceleratore lineare all'Ospedale di Sondrio

Orrnai vicina la copertura dei costi (2,4 milioni di €) e quindi il raggiungimento di quell'obiettivo di Cancro Primo Aiuto che sembrava un'utopia

Il nuovo acceleratore lineare per l'Ospedale di Sondrio sarà presto realtà. Oggi, a Morbegno, presso il nuovo show room della Pezzini Arredamenti, il presidente di Regione Lombardia, nonché presidente onorario di Cancro Primo Aiuto, Roberto Maroni, ha assicurato il tanto atteso contributo del Pirellone. «Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte e assicura il suo contributo di 900.000 euro per l'acquisto dell'acceleratore lineare che, con l'impegno dell'associazione Cancro Primo Aiuto, sarà posto in funzione presso l'Azienda Ospedaliera Valtellina - Valchiavenna». Gli sforzi della Onlus brianzola e dell'intera popolazione valtellinese sono stati, quindi, ripagati. Anche se non è ancora finita. Sul conto corrente intestato a Cancro Primo Aiuto, infatti, ci sono già oltre 200 mila euro, ma l'obiettivo era superiore. Per questo i vertici della Onlus hanno sottoscritto una lettera di intenti in cui Cancro Primo Aiuto si impegna a raggiungere entro il prossimo 28 febbraio i 300 mila euro con i quali l'operazione dovrebbe essere conclusa.

Il nuovo macchinario costerà circa 2,4 milioni di euro: un milione è stato garantito dalla Provincia attraverso l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST), 300 mila saranno gli euro raccolti da tutta la Valtellina attraverso l'iniziativa di Cancro Primo Aiuto, 900 mila euro li verserà la Regione Lombardia e l'Azienda Ospedaliera Valtellina-Valchiavenna sta mettendo da parte i soldi per completare l'opera.

Oltre al Presidente di Regione Lombardia, all'appuntamento di Morbegno sono intervenuti Matteo Salvini (qui in veste di vicepresidente di Cancro Primo Aiuto), gli imprenditori Plinio Vanini e Oriano Mostacchi, rispettivamente presidente e vicepresidente di Cancro Primo Aiuto, e il direttore dell'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna Beatrice Stasi.

«Un anno fa, quando abbiamo dato vita a questa iniziativa, qualcuno ha pensato che fosse una pazzia – ha esordito Mostacchi, che ha fatto anche gli onori di casa in veste di patron della Pezzini – Ma quando ci mettiamo in testa un progetto poi lo realizziamo. Anche la Valtellina ha diritto ad avere una sanità di alto livello». «E la nostra terra ha dato una grande prova di solidarietà – ha continuato Vanini – Tutti ci hanno creduto e hanno dato una mano. Questo è anche un grande esempio per l'intero Paese: se cittadini e istituzioni si mettono di buona volontà, si superano i personalismi e si raggiungono gli obiettivi». Un aspetto sottolineato anche da Salvini: «Per l'acceleratore lineare si sono mobilitate circa 15.000 valtellinesi, e in un momento di crisi come questo: un risultato incredibile».

Adesso, quale sarà la trafila da seguire per avere il nuovo macchinario? L'ha spiegato il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna: «Il contributo della cittadinanza con il sostegno di Cancro Primo Aiuto, il forte contributo della Provincia di Sondrio che è impegnata in uno sforzo finanziario apprezzabile e i fondi reperiti da noi nell’ambito delle risorse assegnate da Regione Lombardia destinate agli investimenti, sono le premesse necessarie per l’avvio delle procedure e delle azioni conseguenti - ha detto Beatrice Stasi - La procedura per l’acquisizione dell’Acceleratore Lineare per l’Ospedale di Sondrio potrà essere avviata dall'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna non appena sarà disponibile l’intero importo stanziato dalla Provincia di Sondrio, pari a 1 milione di euro, che essendo sottoposto a vincoli derivanti da Patto di Stabilità, è in corso di erogazione in più rate: attualmente sono già stati versati 400.000 euro. Inoltre deve essere acquisita l’autorizzazione della Commissione per le Tecnologie Sanitarie istituita presso la Direzione Generale Salute di Regione Lombardia il cui parere è vincolante sull’acquisto di apparecchiature ad elevato valore tecnologico». 
Morbegno, 15 dicembre 2014

Giuseppe Pozzi
Degno di nota