Sci-catastrofe. Si salvano i nostri Nani e Curtoni

Catastrofe. I giorni dei mondiali di sci alpino e la gente era in attesa di una nedaglia. Prima quella del metallo più pregiato. Poi dopo questo o quell'insuccesso bastava anche un bronzo. Niente. Nemmeno la medaglia di legno quella virtuale per chi arriva ai piedi del podio. Non ci ricordiamo un mondiale con una simile concatenazione dik eventi negativi Il Presidente della federazione Roda ha detto che biosognerà fare una prifinda riflessione, addirittura per lo slalom speciale femminile ripartendo dalla base. Certo che a proposito di speciale donne hanno gareggiato solo in tre. Irene Curtoni a casa. E per capire che aria tira che restava a casa l'ha letto sui giornali. Se tanto mi dà tanto...

Nel disastro non sono stati coinvolti i nostri due. Ha cominciato Elena Curtoni, nel SuperG decima e prima delle italiane nonostante il suo mal di schiena. Poi è arrivato Roberto Nani. Il livignasco ha fatto sognare per due o tre ore dopo essersi piazzato al secondo posto nella prima manche mettendo indietro tutti i mostri sacri. Nella seconda è partito bene, fino a metà percorso, poi ha dato l'impressione di avere tirato un pò i freni. In ogni caso un brillante sesto posto che rappresenta il miglior piazzamento della comitiva azzurra.

C'è stato chi commentando ha fatto riferimento alle ultime gare di Coppa della stagione per un riscatto. Di fronte alla catastrofi non è possibile fare come se nulla fosse successo...

Red

Degno di nota