Con tanto affetto, da noi nipoti

Vi scrive l'ex Prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia

Carissimi Nonni e Nonne,
guardando le vostre bare ho rivisto il mio caro Nonno. Ho pianto sapendo che i vostri nipotini non hanno più visto i vostri grandi occhi buoni. Sì, tutti i Nonni sono buoni. La vostra bontà non la dimenticheremo mai. Ricorderemo il vostro grande amore così tenero che abbiamo vissuto quando ci tenevate pe mano…Noi eravamo felici perché liberi dai rimproveri del papà…Le vostre mani grandi e rugose ci davano sicurezza. Vi ho sempre paragonati a quel coraggioso passero che con forza sublime, nel momento del pericolo, giunge a fermare l’impeto del cane pronto ad addentare il passerottino quasi implume, caduto dal nido, immobile, incapace di rialzarsi, tremante di paura…Voi Nonni avete avuto sempre innato il senso del sacrificio, quel nobile sacrificio che durante la vostra vita avete prediletto e perseguito. E il vostro volto: quanta commozione e tenerezza traspariva. Vi guardavamo con intensità perché eravate di una tenerezza sconfinata. Amavamo il vostro silenzio, mai un rimprovero, anzi insieme ridevamo sopra le marachelle, prendendo in giro gli stessi genitori. Eravate coraggiosi, non si percepiva in Voi alcuna paura. Ricordo, a tal proposito, che tu, caro Nonno, quel giorno  mi accogliesti con un sorriso – io ti avevo raccontato che avevo paura dell’operazione alle tonsille – e tu mi conducesti subito, prendendomi per mano e senza quasi pronunciare una parola, nel piccolo balconcino della tua casa, lì mi offristi un fico d’india con un pezzo di pane: la paura era scomparsa e scomparve davvero…Ricordo i tuoi oggetti, le foto, le carte più disparate: avevi quel senso della conservazione e del rispetto che ahimè abbiamo tralasciato. Tantissima cura ponevi nel raccontare le sofferenze, le battaglie e i sacrifici che avevi vissuto, ma il tutto si concludeva sempre con un sorriso o una battuta…Che grandezza d’animo i nostri Nonni e le nostre Nonne possedevano …Non ci resta che imitarli, facciamoli rivivere con i nostri giusti e corretti comportamenti. Le bare le riapriremo con i bei ricordi che ci avete donato. Le bare si apriranno e le vostre anime vedranno le nostre gesta non più insensate, ma rivestite di solidarietà, di quell’amore che ci avete, in silenzio, dimostrato, lo faremo diventando più buoni: sarà il nostro dovere sacrosanto e anche perché, e ne siamo certi, il vostro aiuto dal Cielo non ci mancherà. Sì, voi sarete Vivi… sempre. Nel cuore e con il cuore Vi stringeremo per l’eternità, insieme con la nostra cara Mamma Celeste.
Giuseppe Mario Scalia, ex Prefetto di Sondrio

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