SABATO 19 MAGGIO FATE IL TIFO PER LA MUSICA! ULTIMO GRANDE EVENTO DELLA STAGIONE CLASSICA DEL C.I.D. :

Il Direttore artistico del C.I.D. Giovanni Battista Mazza ha voluto chiudere in bellezza la Stagione di musica Classica portando a Sondrio la celebre orchestra d'archi "I Solisti Aquilani", formazione il cui organico si avvale di strumentisti di altissimo livello in grado di sostenere parti solistiche di elevato impegno virtuosistico e interpretativo. Il direttore dell'orchestra è Vincenzo Mariozzi, già primo clarinetto solista nell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha studiato con Gambacurta presso il conservatorio di Roma dove ha poi insegnato per molti anni. La profonda esperienza musicale di Mariozzi hanno portato in poco tempo "I solisti Aquilani" ad un alto livello esecutivo che si è potuto conseguire grazie alle sue scelte artistiche e all'impostazione di un lavoro molto approfondito sulla prassi esecutiva che trova, grazie anche a un ricambio generazionale degli esecutori, degli ottimi risultati. Il programma del concerto che andrà in scena all'Auditorium Torelli sabato 19 maggio alle 21 presenta tre momenti della civiltà musicale europea: l'età di Mozart, la prima metà del Novecento (Elgar, De Falla, Bartok) e i nostri giorni (Rendine, Finzi). Il K 137, scritto a Salisburgo da un Mozart adolescente nei primi mesi del 1772, assieme ai K 136 e 138 si apre con un movimento lento. La Piccola musica notturna K 525, del 1782, invece, è tra i "notturni" più noti della letteratura musicale. Si proseguirà con la Serenata di Elgar op.20, riscrittura di tre distinti pezzi per orchestra da camera composti tra il 1888 e il 1892. La Suite di De Falla intende celebrare il ricchissimo folclore spagnolo e la sua scrittura: è di tale incanto che l'opera è stata spesso trascritta per varie formazioni strumentali. In Toys, scritto da Sergio Rendine per I Solisti Aquilani diretti al Festival di Miami nell'estate del 1989, l'autore esprime gli aspetti giocosi che si addicono all'umorismo sornione. Il Valzer lento (secondo di due valzer per pianoforte) di Aldo Finzi, un compositore milanese scomparso prematuramente ma anche "oscurato" dalla censura fascista per ragioni razziali, e la Pavana per clarinetto e archi sono pagine che trasmettono il fascino nostalgico di un'epoca decisiva per la civiltà musicale italiana del Novecento. In questa occasione le due pagine sono trascritte per orchestra d'archi proprio dal maestro Giovanni Mazza, che è anche compositore. Infine le Danze popolari rumene sono sette danze riprese dal folclore rumeno. La suite, composta da Bartok nel 1915 per pianoforte, fu trascritta dall'autore due anni dopo per orchestra d'archi.

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