DALLA VALLE DEI TEMPLI ALLE PIRAMIDI DI POSTALESIO: il dr. Filippo Nicastro nuovo Questore di Sondrio
Di una simpatia disarmante a cui è difficile sottrarsi senza esserne coinvolti. Un sorriso solare accattivante, il baffone impertinente sotto due occhi vividi che ti scrutano senza lasciare scampo. Stentorea la voce, mezzo baritonale, il piglio deciso dell’uomo che non deve chiedere mai (anche se magari i pantaloni in casa li porta la moglie), eppure ugualmente schivo, sornione dietro i suoi occhialoni scuri mentre si destreggia tra mille nuvolette di fumo che svolazzano nella stanza affollata, o dietro fiumi di parole concilianti come il miele che si acciambella sul tortino di marron glacé. E narra dell’oro e dell’argento del mare siculo (anche se confida di preferire il litorale sabbioso dell’antica Ausonia), di arancini, di cannoli e cannolicchi (cuoco provetto sfodera sapori afrodisiaci in agrodolce che sanno di salsedine e ricotta), di nettari per palati fini che sanno di “Passito” e di “Sforzato” (e qui per poco non scatena un incidente diplomatico).
L’uomo poi di colpo si finge annichilito dinanzi alla scelta di un figlio che tradisce una vocazione azzeccata come la cioccolata sui maccheroni, (alla DIA ha imparato a destreggiarsi bene tra Pula e Caramba mostrando tutta la sagacia e la lungimiranza degli uomini del Sud temprati dalla lotta serrata sugli steccati della vita.
E del Sud ha portato il calore di un popolo già avvezzo al confronto, al giogo grave e greve delle straniere genti, e il colore che in breve ravviverà l’anonimo bianco della Questura tra i toni caldi e appassionati dei fichidindia e i melograni.
E’ questo l’affresco a chiare tinte del neo-questore di Sondrio, Filippo Nicastro, dettato dalle prime impressioni mentre confessa: “Volevo fare un’esperienza al Nord, io che l’unico Nord che avevo conosciuto era all’altezza di Gioia Tauro”, per concludere con umile saggezza: “Sono qui per far conoscere il volto amico della Polizia, per rendermi utile con tutto l’entusiasmo del neofita in questa cornice da favola!”
E, se il buongiorno si vede dal mattino…
Nello Colombo