“ROSSO SORRISO, LA CASA DEI REGALI” (DONAZIONE DI SANGUE)

Con protagonisti i bambini e pensato per i bambini, il progetto è pronto ad entrare nelle scuole per continuare il percorso di sensibilizzazione al dono

Milano, 27 settembre 2021 - Entrare nelle case degli italiani per conoscere da vicino il modo in cui quotidianamente affrontano i temi della solidarietà, dell’altruismo e del volontariato.

Con questo obiettivo Avis, Associazione Volontari Italiani del Sangue, ha raccolto le testimonianze di 14 famiglie e le ha raccontate in “Rosso Sorriso, la casa dei regali”, primo docu-reality che punta a promuovere tra i più piccoli i valori della donazione.

A condurre gli spettatori in questo vero e proprio viaggio alla scoperta di un’Italia solidale, attenta al prossimo e ai bisogni della propria collettività è l’attore e conduttore televisivo Oreste Castagna.

«Questo progetto multimediale è l’ultimo capitolo di un percorso iniziato nel 2013 con l’intento di raccontare alle nuove generazioni la gioia di donare.

Nelle varie puntate di questa serie diamo voce alle famiglie per comprendere come il messaggio di Avis ispiri la loro quotidianità. Dal contatto diretto con genitori e i loro figli abbiamo conosciuto uno spaccato del nostro Paese che ci ha veramente commosso: un’Italia che di fronte ai problemi e alle difficoltà come la pandemia o le calamità naturali ha saputo reagire e tendere la mano verso i più bisognosi».

Frutto di una sinergia tra Avis Provinciale Bergamo, Avis Regionale Lombardia e Avis Nazionale, il progetto si inserisce a pieno titolo tra le attività di sensibilizzazione previste dal protocollo d’intesa siglato con il Ministero dell’istruzione e si fregia del patrocinio di Rai per il Sociale e la media partnership con Rai Ragazzi.

La serie completa sarà messa a disposizione delle oltre 3.300 sedi Avis che potranno incontrare i piccoli studenti delle scuole primarie e proporre, attraverso le 14 puntate di questo docu-reality, una riflessione su quei principi che, da oltre novant’anni, rappresentano il motore dell’associazione e dei volontari che la compongono.

«Fin dalla sua fondazione, nel 1937, Avis rivolge il suo impegno soprattutto alle fasce più giovani della popolazione con l’intento di favorire la costruzione di una società fondata sulla generosità e il sostegno reciproco. Ecco perché iniziative come “Rosso Sorriso” rappresentano il modo migliore per avvicinarci ai più piccoli e parlare di donazione attraverso linguaggi innovativi e contemporanei».

«Avis Regionale Lombardia – afferma il presidente Oscar Bianchi - da sempre cerca di guardare al prossimo sensibilizzando la popolazione sull'importanza di un gesto semplice, che riesce a fare la differenza: in questo senso, la familiarizzazione dei bambini con il meccanismo del dono e della solidarietà rappresenta un punto di partenza fondamentale per creare una società futura sempre più orientata a questo prezioso impegno. Sono entusiasta e grato della partecipazione delle famiglie che ci hanno permesso di entrare nelle proprie case, ad Oreste Castagna che per la terza edizione riesce a rendere "Rosso Sorriso" un momento di sensibilizzazione importante per i più piccoli. Un grazie va a tutte le realtà coinvolte che, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, hanno dimostrato forza e dedizione, permettendo di orientare alla solidarietà e alla gratuità del dono tutti quegli animi che esprimono la parte migliore della nostra società».

Conclude Artemio Trapattoni, presidente Avis Provinciale Bergamo: «”Rosso Sorriso” è un progetto nato proprio nella provincia di Bergamo nel 2013 e in questi anni ha fatto molta strada fino a diventare un punto di riferimento a livello nazionale per raccontare Avis ai più piccoli. Sensibilizzare i bambini al gesto del dono che racchiude in sé i valori della solidarietà e dell'altruismo è sempre stato un punto centrale per la nostra Associazione. Siamo soddisfatti che "Rosso Sorriso" con l'obiettivo di raccontare ai più piccoli l'importanza della donazione attraverso metafore, prosegua con un terzo capitolo per innovare ulteriormente la promozione di Avis nelle scuole e dare alle Avis sul territorio nuovi strumenti per raggiungere le giovani generazioni».

 

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