Scacchi alle Olimpiadi dei Sordi

In programma a Chiavenna dal 12 al 21 dicembre

Il Presidente Federazione Scacchistica Italiana, Gianpietro Pagnoncelli, ha dichiarato:  "E’ un grande onore per la nostra Federazione che gli scacchi siano stati inseriti per la prima volta nelle Olimpiadi Invernali dei Sordi e facciano quindi parte quest’anno del programma insieme a  sci alpino, sci di fondo, snowboard, hockey su ghiaccio e curling. Le gare di scacchi si svolgeranno a Chiavenna e comprenderanno oltre ai tornei a squadre maschili e femminili anche il campionato di gioco rapido in cui ogni giocatore ha solo 15 minuti per l’intera partita. Alfiere italiano sarà il salernitano Duilio Collutiis, che è stato vice-campione mondiale individuale dei sordi e nel 2002 campione italiano assoluto. Inoltre la direzione delle gare sarà affidata a Franca Dapiran, arbitro internazionale di provata competenza, più volte chiamata dalla Federazione Internazionale a dirigere i campionati del mondo individuali e a squadre maschili e femminili.

Sono quindi certo che gli scacchi contribuiranno al pieno successo di questa importante manifestazione, giunta alla diciannovesima edizione, che per la seconda volta si svolge in Italia, con il patrocinio della Regione Lombardia".

Storica

nel 1995 la Federazione Scacchistica Italiana organizzò a Roma il 12’ campionato europeo ‘silenzioso’ per squadre di club della ICSC (International Committee of Silent Chess).

L’evento ebbe il patrocinio del Parlamento Europeo e l’alto patronato del Presidente della Repubblica (allora Oscar Luigi Scalfaro).

La manifestazione si svolse presso il Centro Sportivo ‘Onesti’ del CONI dal 12 al 17 aprile

14 le squadre partecipanti, record di partecipazione, con l’Italia che schierò due compagini: Trieste e Cassino subentrata a Kiev (Ucraina) rinunciataria all’ultimo momento. Le due italiane chiusero la classifica.

Anche allora arbitrò Franca Dapiran.

Vinse la squadra russa del ‘Moscowija’ di Mosca con punti 20.5 su 28; al secondo posto gli ungheresi del ‘Siketek Sport Clubja’ di Budapest con 19.5; terzo gradino del podio per gli slavi del ‘Sakovski Klub Gluvih Olimpija’ di Belgrado con 18.

Poi Amburgo (Germania) Zagabria (Croazia) Bucarest (Romania) Lubliana (Slovenia) Stoccolma (Svezia) Gomel (Bielorussia) South Yorks (Inghilterra) Rotterdam (Olanda) Espoo (Finlandia) Cassino e Trieste.

 

Degno di nota