E' successo sul RegioExpress Milano-Sondrio-Tirano

L'immagine che pubblichiamo è quella di una studentessa universitaria sondriese di Economia scattata il 9.10.2015 a bordo del treno RegioExpress 2576 partito da Milano Centrale alle 19.20, arrivato nella stazione di Monza alle 19.31 e da qui ripartito un minuto dopo diretto a Sondrio (arrivo previsto alle 21.21) e poi Tirano (a.p. 21.52).
Perchè Monza? Perchè, aperte le porte, viaggiatori scendono, altri salgono. Il treno riparte, tutto pieno con gente in piedi nella parte centrale della vettura. In quella 'laterale' due sole persone in piedi e di una certa età. Un posto ci sarebbe perchè i quattro a sinistra sono occupati dai genitori con due bambini piccoli. Sono forse indiani, forse pakistani. La coppia in piedi rinuncia a far valere il suo diritto almeno a un posto ma passato Arcore sono loro a liberarne uno. La signora si siede, il marito prosegue la lettura del giornale in piedi. Senonchè... Senonchè una graziosa fanciulla, Valentina il suo nome, si alza, cede il suo posto e si siede per terra, sillo scalino.
La scena non sfugge 'al nostro giornale'. Foto e l'invito a guardare la Gazzetta di Sondrio a partire dalle 14.00 di sabato 10.
Disorientato, il lettore si chiederà che cavolo di notizia è questa. E invece è una notizia importante perchè al di là dell'episodio, del tutto marginale, è nota di costume, didascalica e pedagogica.
Un tempo non lontanissimo era, seppur non generalizzato, costume che in tram, in treno, in altre situazioni ci fosse chi si alzava per cedere il posto ad anziani, a donne anche non anziane, a dare loro a precedenza nell'entrare o uscire. Comportamenti sempre più rari, talvolta al punto di lasciare in piedi donne in gravidanza vistosamente avanzata. Il guaio è che quello che era costume prevalente oggi si è annebbiato. Si fa o non si fa senza nemmeno accorgersi che sarebbe meglio, che sarebbe moralmente doveroso comportarsi diversamente.
Ecco perchè un semplice gesto di cortesia va ben oltre il fatto in sé servendo a richiamare a tutti quei gesti solidali, dalle cose grandi alle minime, che nobilitano una comunità.    Grazie Valentina
(Gazzetta di sondrio)

Donne di Valtellina