Scrittrice sondriese apprezzata ma tutt'ora infermiera in servizio

Il medico passa vicino al paziente, lo visita, prescrive e fa la diagnosi ma è l’infermiera che raccoglie le sfumature della malattia. Un sapere che coinvolge anima, mente, immaginazione

Il 2020 è l’anno che l’OMS ha decretato dell’Infermiere e dell’Ostetrica, il 12 maggio a Firenze ci sarà la giornata dell’Infermiere per ricordare il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, la pioniera della Professione Infermieristica moderna. Dalla madre-soccorritrice, ai monaci Infermus,  alle intuizioni di Florence Nightingale: un lungo cammino ancora in itinere per il riconoscimento della categoria infermieristica dal punto di vista socio-culturale, occupazionale ed economico. L’Infermieristica si può definire come un insieme di conoscenze e strumenti teorico-metodologici per la tutela e la promozione della salute individuale e collettiva. Nel corso degli anni si è passati attraverso il Mansionario del 1974 abrogato nel 1999, leggi e decreti che hanno portato all’Infermiere come Professionista Sanitario che risponde direttamente delle sue azioni, slegandosi dal concetto che lo vedeva come mero esecutore in relazione alla professione medica. Il cambiamento in senso evolutivo non riguarda solo l’esercizio della professione ma, anche nella formazione, dai due anni di corso si era passati ai tre nel 1973, dal 1999 si articola in diversi livelli di studio universitario. La personalizzazione della assistenza infermieristica viene ben espressa in un concetto della Nightingale: “L’infermieristica non è semplicemente tecnica ma, un sapere che coinvolge anima, mente, immaginazione”, uno stile professionale con un metodo scientifico per la risoluzione dei problemi attraverso il processo di assistenza. Questo processo si articola attraverso diverse fasi e passa dall’accertamento, la pianificazione, l’attuazione e la valutazione servendosi della Diagnosi Infermieristica che porta al raggiungimento dei risultati dei quali è responsabile l’infermiere. Secondo l’OMS: gli infermieri e le ostetriche svolgono un ruolo vitale nella fornitura di servizi sanitari. Sono le persone che dedicano la propria vita alla cura di madri e bambini; dare vaccinazioni salvavita e consigli sulla salute; prendersi cura delle persone anziane e in generale soddisfare i bisogni sanitari quotidiani essenziali. Spesso sono il primo e unico punto di cura nelle loro comunità. “Gli infermieri – sottolinea L’Oms – possono essere la risposta a molti problemi di salute del mondo, ma prima dobbiamo superare le barriere professionali, socioculturali ed economiche che ancora in molti casi li ostacolano”. Di strada ne abbiamo ancora molta da fare, anche nell’ambito della sicurezza dell’attività lavorativa. Come Infermiera, ormai quasi giunta al traguardo della mia attività, dico che se tornassi indietro nel tempo sceglierei ancora questo lavoro, nonostante i turni sacrificanti, lo stipendio non adeguato alla mansione svolta ed a volte i pochi riconoscimenti da parte del datore di lavoro, allora vi chiederete perché lo rifarei? Perché le persone che ho potuto aiutare sono state tante, e tante sono quelle che mi hanno fatto dire ne è valsa la pena di essere infermiera, perché ho imparato a leggere i bisogni nel tono di voce e negli sguardi, perché ho sostenuto i familiari che non vedevano speranza perché ho ricevuto abbracci per aver superato un esame per il quale erano preoccupati. Il medico passa vicino al letto del paziente, lo visita, prescrive e fa diagnosi ma, è l’infermiera che raccoglie le sfumature della malattia.
----------------------------------------------------------------------------------------

Tiziana Gatti
Tiziana Gatti nata a Sondrio il 25 marzo 1965 e residente a Sondrio. Infermiera diplomata nel 1984 e tutt’ora in servizio.
Iscritta dal 18 maggio 2008 sul sito de 'Il mio libro' – www.ilmiolibro.it - del gruppo editoriale l’Espresso, con lo pseudonimo Estrella,  ha pubblicato tre libri e un racconto breve; nel 2009 ha partecipato al primo romanzo collettivo degli utenti di 'il mio libro': Il Giardino dei Lorchitruci, 50 racconti brevi ispirati dall’incipit di Paola Mastrocola, presentato alla Fiera del Libro di Torino, e tutt’ora in vendita sul sito, i proventi in beneficenza a Casa Oz.
Iscritta all’albo dei giornalisti dal 10 luglio 2018 – Ordine Regionale Milano – tessera numero 170718
Le suee pubblicazioni si possono trovare su: Mondomarziale spia il Mondo di Carla Rossi e Sara El Sehaly – www.mondomarziale.org -; La voce metropolitana, blog di Riccardo Lo Schiavo – www.lavocemetropolitana.it -.

 

Donne di Valtellina