CONSUMATORI. ATTIVITA' DI VIGILANZA E CONTROLLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO. IL RAPPORTO 12.4.30.10

Nell'ambito della Giornata del Consumatore di giovedì 26 alla Camera di Commercio di Sondrio, moderatrice Emanuella Zecca, oltre gli interventi dei Presidenti di CCIAA Bertolini, di ADOC Tralli, di Federconsumatori Lombardia Mocera, dei Vicepresidenti nazionali di ADOC Barbieri e di Moica Occhionorelli e, per la questione tariffe, dell'ing. Casartelli di AEVV e della ing. Pellei di SECAM, nonché, nel dibattito, del Presidente di AEVV Giugni, è risultato di grande interesse il "Rapporto sull'attività a tutela del consumatore" svolto dall'ing. Mariani della locale Camera di Commercio.

Abbiamo chiesto, ed ottenuto, di pubblicarlo, con i ringraziamenti del caso.

Ecco dunque il Rapporto sull'attività 2010-2011

Strumenti di misura Contatori

Tutti gli strumenti di misura utilizzati per transazioni commerciali devono essere sottoposti a controlli metrologico-legali che ne certifichino i requisiti di prestazione ed elevati livelli di affidabilità. Un'importante categoria di strumenti è rappresentata dai contatori utilizzati dalle aziende fornitrici di servizi di pubblica utilità per la distribuzione di acqua, gas, energia elettrica e calore presso le utenze domestiche e commerciali. Da marzo 2007 è in vigore una direttiva comunitaria (2004/22/CE) che regola proprio questo settore.

Nel corso del 2011 il servizio di vigilanza si è recato presso la sede di quattro fra i principali operatori della provincia di Sondrio per controllare, a livello documentale, la conformità alla direttiva dei contatori tenuti in magazzino e destinati ad essere installati presso le utenze. Nel dettaglio sono stati controllati 10 tipologie di strumenti meglio specificati nella tabella seguente. In tutti i casi le verifiche hanno avuto esito positivo.

Tipologia

Numero di modelli controllati

Contatori dell'acqua 3

Contatori di energia elettrica attiva 4

Contatori di calore 3

Verifica periodica e laboratori

Alcuni strumenti, quali bilance e distributori di carburante, particolarmente soggetti ad usura devono essere sottoposti a verifica periodica nel corso della loro vita secondo scadenze ben precise. Scopo di tale verifica, svolta su richiesta degli utilizzatori, è quello di accertare il mantenimento nel tempo dell'affidabilità metrologica degli strumenti finalizzata alla tutela della fede pubblica, nonché l'integrità di sigilli e altri elementi di protezione previsti dalle norme vigenti per impedire o rendere evidente eventuali interventi di manomissione.

Il servizio metrico di questa camera si occupa direttamente di svolgere la funzione di controllo e, tra l'altro, nel corso del biennio ha eseguito sopralluoghi su tutti i 70 impianti di distribuzione stradale di carburante presenti in provincia di Sondrio, verificando almeno una volta tutti gli 888 erogatori installati.

Nel settore delle bilance è operativo anche un laboratorio privato che è stato riconosciuto da questa Camera idoneo a svolgere la verifica periodica. Durante il 2011 il laboratorio è stato sottoposto a vigilanza, riverificando alcune bilance già sottoposte a verifica: i controlli hanno confermato il corretto operato del laboratorio.

Etichettatura dei prodotti tessili

In tutta l'Unione Europea i prodotti tessili offerti in vendita al consumatore finale devono essere corredati di un'etichetta che indichi la loro composizione fibrosa. Le regole sono stabilite da una direttiva comunitaria (96/74/CE) ed hanno come scopo quello di assicurare la corretta informazione all'acquirente.

Nel corso del biennio questa Camera ha eseguito 17 sopralluoghi presso rivenditori al dettaglio nel settore dell'abbigliamento e delle mercerie, in occasione dei quali sono state controllate le etichette di 175 prodotti tessili. In 16 casi sono state riscontrate etichette non compilate correttamente: le anomalie più comuni riguardano:

uso di denominazioni commerciali non consentite (SPANDEX, LYCRA, BEMBERG, …),

qualificativi vietati (extrafine, merino, organic, … ),

ordine di elencazione delle fibre diverso da quello ammesso (ovvero in ordine decrescente di peso percentuale),

uso di abbreviazioni e di lingua straniera.

Inoltre sono stati inoltre prelevati sette capi di abbigliamento per verificare se la composizione indicata in etichetta corrispondesse effettivamente a quella reale. I risultati delle analisi, eseguite da un laboratorio specializzato, hanno mostrato difformità di composizione in tre casi.

Sicurezza dei giocattoli

Le norme comunitarie stabiliscono che i produttori (o gli importatori) di giocattoli devono certificare la conformità dei loro articoli ai requisiti di sicurezza obbligatori, apponendo su di essi la marcatura CE. La marcatura CE rappresenta un'autocertificazione che il prodotto è in regola con le normative di sicurezza in vigore nell'Unione Europea (direttiva 2009/48/CE) che vengono continuamente aggiornate per fronteggiare eventuali nuovi fattori di rischio. Per questo l'autorità di vigilanza nazionale rappresentata dal Ministero dello Sviluppo economico, si avvale di una serie di enti e istituzioni, tra cui la Camera di commercio, per esercitare un'opera continua di controllo e di repressione delle trasgressioni: se si accerta che un prodotto non è in regola, questo deve essere ritirato dal mercato.

Per queste finalità, nel corso del biennio, il servizio di vigilanza di questa Camera ha svolto una serie di cinque sopralluoghi presso esercizi commerciali che vendono giocattoli al dettaglio. Durante i sopralluoghi un totale di 50 articoli è stato controllato visivamente, verificando in particolare la presenza delle indicazioni minime obbligatorie: marcatura CE, ragione sociale e indirizzo del fabbricante e/o dell'importatore, avvertenze d'uso in lingua italiana. I controlli hanno avuto esito positivo.

Infine, per verificare in concreto la reale sicurezza dei giocattoli, ovvero che la marcatura CE non fosse stata indebitamente apposta dal fabbricante, esemplari di due diversi modelli di giocattolo sono stati prelevati ed inviati ad un laboratorio autorizzato (organismo notificato) che con una serie di prove di laboratorio ne ha valutato la conformità ai requisiti di sicurezza. In un caso il giocattolo, peraltro destinato a bambini di età inferiore ai tre anni, è risultato non conforme: durante i test di simulazione si sono staccati piccoli pezzi potenzialmente pericolosi perché, se ingeriti, possono provocare il soffocamento del bambino. Ricevuti gli esiti dell'accertamento, Il Ministero dello Sviluppo economico ha adottato un provvedimento di divieto di circolazione e ritiro del mercato del giocattolo.

Sicurezza del materiale elettrico

Come per i giocattoli, anche il materiale elettrico (elettrodomestici, apparecchi di illuminazione, elettroutensili non professionali, cavi ecc. ) può essere commercializzato nel territorio dell'Unione Europea solo se è costruito a regola d'arte in materia di sicurezza e quindi non comprometta la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni (direttiva 2006/95/CE). La marcatura CE apposta obbligatoriamente dal fabbricante sul prodotto elettrico ne attesta la conformità ai requisiti di sicurezza vigenti.

Nel corso degli anni passati, particolarmente critica dal punto di vista della sicurezza si è rivelata la categoria delle catene luminose. Per questo motivo, nel corso dell'autunno del 2011, il servizio di vigilanza ha controllato presso alcuni esercizi commerciali della provincia 13 tipi di catene luminose. Su alcune di esse sono stati effettuati controlli visivi circa la presenza della marcatura CE, dell'indicazione del fabbricante e/o dell'importatore e delle istruzioni/precauzioni d'uso. In 6 casi invece il controllo è stato più approfondito perché finalizzato ad accertare che il responsabile dell'immissione in commercio avesse messo in atto le procedure atte a garantire con certezza la sicurezza delle catene luminose. In 5 casi su 6 nella documentazione tecnica trasmessa dal responsabile dell'immissione in commercio sono state riscontrate irregolarità, ancora in corso di valutazione, che denotano come, al momento dell'immissione in commercio, la sicurezza delle catene luminose non fosse stata verificata e la marcatura CE indebitamente apposta.

Etichettatura energetica degli elettrodomestici

Nell'Unione Europea è stato introdotto l'obbligo dell'etichettatura per frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, lampade ad uso domestico, condizionatori e forni elettrici. La finalità dell'etichettatura è quella di informare i consumatori circa i consumi energetici degli apparecchi allo scopo di consentire un impiego più razionale e di favorire il risparmio energetico e la riduzione dell'inquinamento atmosferico. Pertanto gli operatori commerciali (dettaglianti) devono porre l'etichetta in modo visibile davanti o sopra tutti gli apparecchi esposti per la vendita al consumatore.

Questa Camera ha eseguito, durante il 2011, tre sopralluoghi presso altrettanti rivenditori controllando l'apposizione dell'etichetta energetica su 15 elettrodomestici esposti. In 6 casi è stata riscontrata la mancata apposizione: l'operatore responsabile del comportamento irregolare è stato sanzionato.

Informazioni sul consumo di carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture nuove

La direttiva 1999/94/CE si prefigge come scopo quello di influire sulla scelta dei consumatori indirizzandoli verso l'acquisto di autovetture che consumano meno carburante e, di conseguenza, emettono meno CO2, incoraggiando i costruttori a cercare di ridurre i consumi delle autovetture prodotte. Risulta quindi essenziale fornire informazioni precise, puntuali ed omogenee sul consumo specifico di carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture, soprattutto negli annunci pubblicitari. Ad esempio le informazioni sul consumo dell'autovettura (litri per 100 chilometri o chilometri per litro), oltre ad essere presenti e di facile lettura, devono avere la stessa evidenza rispetto alle altre informazioni promozionali.

La Camera di commercio, proseguendo un'attività iniziata già nel 2009 su specifica richiesta del Ministero dello Sviluppo economico, ha controllato diversi annunci pubblicitari apparsi sulla stampa locale nel biennio 2010-2011 rilevandone e sanzionandone cinque non conformi ai requisiti disposti dalla direttiva.

Ing. Angelo Mariani

Ing. Angelo Mariani
Economia