DIRETTIVA UE SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI: IL GOVERNO È PREOCCUPATO PER GLI ONERI

Le direttive europee sulle fonti rinnovabili impongono oneri aggiuntivi alle imprese, che rischiano così di vedere indebolita la propria competitività sul mercato. È la preoccupazione espressa dal ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso di un incontro sul pacchetto energia-ambiente con il rappresentante della Presidenza francese (che detiene in questo semestre la Presidenza europea) Peter Carl, rappresentante del Governo e del ministro dell'Energia e ambiente di Parigi. I provvedimenti provenienti da Bruxelles stabilirebbero infatti obiettivi più stringenti anche in materia di riduzione delle emissioni.

Per questo motivo, Scajola ha chiesto che nelle future direttive ambientali europee siano inserite ''clausole di revisioné' per consentirne l'aggiornamento nei prossimi anni, in modo da tener conto dei progressi fatti e dell'evoluzione del quadro internazionale. Il Governo italiano chiede inoltre che gli obiettivi intermedi di ricorso alle fonti rinnovabili da qui al 2020 siano indicativi e non vincolanti e che nel computo delle fonti rinnovabili possano rientrare anche gli impianti realizzati da imprese italiane nei Balcani e nel Mediterraneo.

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Economia