Prezzi INCREDIBILI

in un volantino della grande distribuzione, così come avviene per quelli di altre zone d'Italia,  nel presentare l'offerta questa viene accompagnata per 61 volte da un aggettivo roboante vistosamente presentato: “INCREDIBILE”. Il mondo è bello perchè è vario e ospita anche la categoria dei pubblicitari, bravi e meno bravi. C'è chi ritiene di conquistare l'acquirente dandogli cose definite “incredibili”, altri chiamandole eccezionali. Lo spirito assomiglia a quello del cartello che un tempo figurava nella macelleria Bertoletti a Ponte, in Via Piazzi, dopo la Latteria e il Raffaele “Oggi non si fa credito, domani si”. Paradossi del marketing.

La parola INCREDIBILE ha questi significati: Per il Dizionario Italiano: non credibile, difficile o impossibile da credere. Per il Dizionario dei sinonimi e contrari RCS: non credibile, difficile o impossibile da credere. Per il Dizionario di Repubblica: non credibile, che non si può credere.  Per il Dizionario Sansoni. che non è credibile, impossibile o difficile a credersi.  Per lo Zingarelli: impossibile o difficile a credersi per la sua eccessività, stravaganza, improbabilità, assurdità.  Per il Palazzi: da non potersi credere.
Stando alla lettera quella merce, definita incredibile da chi la vende, non è dunque credibile. In realtà il pubblicitario, in questo campo, punta allo shock. L'olio extravergine, di diverse aziende, fino a pochi mesi fa in offerta era intorno ai 3 €uro. Oggi presentata con risalto è a 3.95. Sarebbe stato INCREDIBILE sicuramente se lo avessimo trovato a 3 come prima...
Peggio poi se andiamo per entità dello sconto. L'olio, INCREDIBILE, ha il 33% mentre a fianco ce ne sono di prodotti anche a 50% di sconto senza che vengano gratificati dell'aggettivo INCREDIBILE.
La gente compra e quindi non sposa la versione letterale che porterebbe, essendo 'offerta da non credersi' a passare oltre per l'acquisto.
La gente però non è scema. Ci si rende benissimo conto che in definitiva si tratta di uno slogan che cerca di funzionare da calamita su questo o quel prodotto e se c'è una cosa da non credersi è proprio quello slogan ripetuto non quelle 4 o 5 volte che lo avrebbero reso credibile ma addirittura 61!  Controproducente poi dal punto di vista subliminale...
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Parlando di pubblicità il record lo batte una grossa azienda di cui riportiamo l'invito che il suo volantino fa ai clienti: “cambia supermercato”. Il pubblicitario pensa di rivolersi al non-cliente, a quello che è un habituè di altri punti-vendita, cercando di accalappiarlo con quella frase suadente. Due le conseguenze. La prima, controproducente in quanto l'esortazione di fatto può ingenerare nel cliente abituale la tentazione di andare a vedere dagli altri. La seconda, conseguenziale, di vedere presa alla lettera l'esortazione. Da aggiungere che l'invito sic et simpliciter viene dal nulla, senza perchè e senza prospettiva.
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Ci sarebbe da fare poi il discorso delle etichette e lo faremo. Si cominci comunque a guardare quelle di Primia, chiare e leggibili, e tante altre. Se qualcuno scrive talmente piccolo da rendersi quasi illeggibile chiediamoci il perchè...
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Ma in definitiva a che pro questa nota? Semplice invito a quanti comprano senza pensarci su e invece occorre pensarci, persino per quei prodotti che sono in offerta (li abbiamo confrontati tempo fa. Stesso prodotto in tre punti vendita diversi. Risultato, proporzionale, 100 – 80 – 60 circa
GdS
 

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