LIBERALIZZAZIONE NEL COMMERCIO. VIA LIBERA A GRANDE DISTRIBUZIONE E CINESI. SARACINESCHE CHE SI CHIUDONO. LUCI CHE SI SPENGONO. QUARTIERI DORMITORIO. 11 12 30 49

In altro articolo (nella sezione Italia e mondo - rubrica Politica interna) il dr. Glauco Santi espone giuste ragioni avverso la scelta del Governo di liberalizzare il settore del commercio, sia in autorizzazioni che in orari. Noi cerchiamo di portare alla riflessione dei lettori le possibili conseguenze.

- La prima è l'ulteriore espansione della grande distribuzione che ha la sua logica se la sua presenza é tale da poter coesistere con le altre forme di commercio.

- La secondo è l'ulteriore diffusione dei negozianti cinesi. Nessun pregiudizio etnico ma anche la loro presenza deve essere tale tale da lasciar coesistere, anche in termini concorrenziali, chi magari da generazioni sta tirando la carretta per sbarcare il lunario, e adesso lo fa con difficoltà.

- La terza è di carattere urbanistico. Tempo fa abbiamo rilevato, a titolo di esempio, le vetrine vuote in due vie importanti come la Via Mazzini e il Viale Milano. Grandi cartelli "Vendesi" oppure "Affittasi" oppure tutte due le dizioni.

Qualcosa del genere anche in pieno centro mentre a a Castione non ci sono più soltanto l'Iperal e il Lenoci, le due attività che c'erano un quarto di secolo fa ma una serie di altre attività con altre che si aggiungono. Gli ulteriori nuovi insediamenti che erano in cammino si sono fermati. Pensiamo che si illuda chi pensa che la questione sia finita così. Sono insediamenti, per così dire, 'in sonno', pronti, a breve, a tornare fuori. Le superfici di vendita previste equivalgono, ordine di grandezza, a 100 negozi. Il fatturato complessivo è quello che è. Se aumenta a Castione diminuisce a Sondrio e hinterland.

La leva urbanistica

Esiste anche, diciamo così, un'urbanistica commerciale. I piani non debbono prevedere solo case e standards. Devono proporre uno sviluppo integrato e armonico. Ciò vale in vasta area (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), a livello comunale (Piano di Governo del Territorio), il porzioni di territorio comunale (Piani attuativi). Importante è la distribuzione delle funzioni. Un esempio più volte richiamato: la linea del Comune di Sondrio nel decennio 1975-1985.sintetizzabile nel principio della conservazione del baricentro. Se quello fisico per forza di cose scivolava in giù per via della nuova edificazione, possibile di fatto solo oltre la ferrovia e alle ali, quello delle funzioni venne tenuto rigorosamente fisso controbilanciando iniziative e interventi a sud con altri a nord. Se il baricentro infatti scivola in basso la zona a monte comincia il declino che può trasformarsi in degrado.

Purtroppo il Piano di Governo del Territorio del Comune di Sondrio non ha tenuto minimamente conto di questa esigenza fondamentale né del grande richiamo esercitato dal polo di Castione. I buoi sono scappati ma la stalla, almeno in parte, potrebbe però ancora essere rimasta utile se si approfondisse la situazione mentre in realtà non si muove foglia. In Comune ma non solo. Ci pare che neppure l'Unione Commercio e Turismo si stia muovendo come il problema richiederebbe. Il successo di Castione è solo temporaneo per cui alle viste resta un'altra falcidia di negozi nel capoluogo, altre vetrine con i cartelli, altre luci spente. Logica di quartieri dormitorio.

Ultima annotazione. Nel 1985 era prossima all'avvio l'iniziativa privata, d'accordo la Giunta, per realizzare attività commerciali nella e sotto la tettoia di Piazza Cavour. Era stata posta una sola condizione, e cioè che le attività fossero quelle di grande richiamo per attrarre i flussi lungo l'asta Dante-Beccaria. Si era usata l'espressione "niente antiquari o attività del genere", da poche persone al giorno. Sì ad Agenzie di Viaggi, panifici ed altro ad alta frequentazione.

L'iniziativa rimase al palo per ragioni politiche. 26 anni dopo, meglio tardi che mai, il traguardo è vicino. Osiamo sperare che almeno qui, nell'unica iniziativa di valorizzazione del centro storico, si usi il criterio accennato, un piccolo aiuto per rallentare la discesa del baricentro delle funzioni di cui avanti e il declino di una città che pare viva solo di tattica senza un minimo di visione strategica. Lo diciamo non polemicamente ma tristemente pensando a cosa poteva essere, e non è, Sondrio.

GdS

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