Banche Popolari, perchè Renzi quando invece la Merkel se le tiene strette?

..."sarebbe un duro colpo, forse mortale, per l’economia provinciale"

Il recente decreto governativo che impone alle Banche popolari di maggiore grandezza la trasformazione in società per azioni con la fine del voto capitario interroga in modo preoccupante gli abitanti della provincia di Sondrio per due ordini di motivi.
Il primo di carattere generale . 
Perchè il governo Renzi  ha  preso questo provvedimento?
In onore al libero mercato, in ossequio alla grande finanza  che vuole fare un solo boccone di realtà finanziarie solide e/o togliere temibili concorrenti  sul mercato. Oppure senza pensar male per dare una sterzata a queste realtà  a volte, non sempre adagiate su potentati locali che non sempre hanno fatto gli interessi dei risparmiatori (come una banca senese docet) .
Ma la maggior parte di queste realtà bancarie hanno superato gli stress test (che significa esami molto severi)  da parte della Banca Centrale Europea a dimostrazione della solidità dei loro bilanci.
Lo scenario che si può intravedere e’ quello che grosse realtà finanziarie possano scalare agevolmente queste banche con gravi ripercussioni territoriali economiche e sociali. E’ quello che vuole Renzi ?
Non vi e’ il rischio di buttare via il bambino con l’acqua sporca ? L’esperto Prodi ha veemente dissentito  portando come esempio le banche tedesche  Landesbank  che  la Cancelliera di ferro  Merkel si guarda bene dal toccare. Dobbiamo essere per forza più tedeschi dei tedeschi anche quando l’Europa non ci dà alcuna indicazione in questo senso?
Ma il secondo aspetto è di carattere locale, nostro di Valtellina e Valchiavenna.
Tra queste banche destinate alla trasformazione in s.p.a. abbiamo i due nostri istituti di credito: la Banca Popolare di Sondrio e il Credito Valtellinese, fulgido esempio di come un territorio di 180mila abitanti abbia prodotto due importanti  istituti di credito grazie ad un management  prevalentemente locale e a tutte le risorse umane  che hanno saputo godere della fiducia di centinaia di migliaia di risparmiatori . Un esempio da studiare nelle sue cause nelle facoltà di economia  dove la laboriosità unite alla competenza e all’onestà , virtù innate in genere negli abitanti della montagna,nei montanari temprati dalle fatiche. Dove  i dirigenti di questo settore hanno fatto i nostri interessi  a differenza di altri settori.
Certo le due banche in questi anni hanno seguito differenti linee strategiche: la BPS si è diffusa sul territorio per intensità  il Cre. Val per estensione  con differenti risultati anche se questo non cambia molto.
I Valtellinesi, i Valchiavennaschi, le realtà politiche, sociali, i nostri  parlamentari, i sindaci dovrebbero esprimere coralmente  e fortemente il loro dissenso  perchè sarebbe un duro colpo, forse mortale, per l’economia provinciale. Proprio nel momento che si parla tanto di autonomia della provincia di Sondrio, che deve essere realizzata concretamente nei settori strategici come il demanio idrico, la tutela del territorio,l’agricoltura e il settore socio sanitario che ne sarà del futuro provinciale  con le nostre banche colonizzate poniamo dagli americani o dagli inglesi ?

 

Gianfranco Cucchi
Economia