IL FISCO 'FOTOGRAFA' LA CRISI E CORREGGE GLI STUDI DI SETTORE 12.4.30.43

Anche per il 2011 gli studi di settore terranno conto delle difficoltà economiche vissute dagli imprenditori

La crisi continua a mordere gli imprenditori e il Fisco adegua gli strumenti per misurarne gli effetti sui bilanci delle aziende. Così anche per l'anno d'imposta 2011 gli studi di settore sono stati corretti dalla Commissione di esperti di cui fanno parte Confartigianato e le altre Organizzazioni imprenditoriali e i vertici dell'Amministrazione finanziaria.

I correttivi, varati all'inizio di aprile, sono di quattro tipi: relativi alla normalità economica, specifici per la crisi, congiunturali di settore e anche individuali.

Andrea Trevisani, Direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato, spiega così la ratio dei correttivi: 'Bisogna evitare che vi siano pretese che sono irrealistiche nei confronti delle nostre imprese artigiane. Ciò avviene intercettando gli elementi di crisi che si sono costituiti nel corso del 2011 ed evitando che relazioni economiche costruite su dati vecchi portino a frutto una situazione non più reale nel 2011. L'anno 2011 è un anno di crisi planetaria e pertanto i

correttivi devono funzionare altrettanto bene di quelli applicati nel 2010 che, dai

dati forniti ufficialmente da Sose, sono riusciti egregiamente ad intercettare la

crisi sulle nostre imprese'.

La lente del fisco, insomma, si fa sempre più precisa per individuare l'impatto

della congiuntura negativa sugli imprenditori. Impatto misurato fin dal 2008,

quando la tempesta della terribile crisi ha iniziato ad abbattersi sulla nostra

economia.

Secondo i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate, dal 2008 al 2010 è aumentato e

di molto il numero degli imprenditori che hanno applicato i correttivi: sono

passati da 1.100.000 a 3.140.000.

Inoltre, sempre dal 2008 al 2010, gli studi di settore hanno consentito di ridurre

la percentuale dei soggetti non congrui dal 19,9% al 15,9%.

Ora, però, sui versamenti d'imposta legati anche al risultato degli studi di

settore pesa l'incognita dei tempi. La revisione degli studi, infatti, deve essere

tradotta nel software Gerico che serve per calcolare quanto dovuto al Fisco.

Confartigianato e Rete Imprese Italia hanno sollecitato l'Agenzia delle Entrate a

renderlo disponibile entro la metà del mese di maggio, vale a dire in tempo utile

per consentire ai contribuenti di rispettare la scadenza del 16 giugno per

effettuare la prima rata dei versamenti della dichiarazione dei redditi 2012.

"Conoscere e promuovere l'efficienza energetica.

Economia