DECRETO: INTERVENTI NEL CAMPO DEI FARMACI DA BANCO.

Il comunicato del Governo

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 30 giugno 2006 ha approvato, un decreto-legge per il rilancio economico e sociale, la promozione della concorrenza e dei diritti dei consumatori, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale. Tra le nuove norme sulla concorrenza e i diritti dei consumatori: interventi nel campo dei farmaci da banco. I farmaci da banco o di automedicazione, non soggetti a prescrizione medica, potranno d’ora in poi essere venduti al pubblico presso gli esercizi commerciali durante l’orario di apertura, in una parte ben definita e distinta dagli altri reparti, con l’assistenza di uno o più farmacisti laureati ed iscritti al relativo ordine. Con una norma del decreto legge si prevede che lo sconto sul prezzo indicato dal produttore o dal distributore sulla confezione di ogni farmaco può essere liberamente determinato da ciascun distributore al dettaglio, purché sia esposto in

modo leggibile e chiaro al consumatore e sia praticato a tutti gli acquirenti. Per i grossisti di farmaci scompare l’obbligo di detenere almeno il 90% delle specialità in commercio (per i medicinali non ammessi al rimborso da parte del Ssn): con una norma del decreto legge si prevede, al contempo, la possibilità del rivenditore al dettaglio di rifornirsi presso un altro grossista. Il farmacista può essere titolare di più farmacie, può associarsi per gestire più esercizi, non é più tenuto a rispettare il confine territoriale provinciale per lo svolgimento della propria attività; infine, viene eliminata l’incompatibilità tra l’attività all’ingrosso e l’attività al dettaglio. Infine, con una norma del decreto legge viene abrogata la previsione legislativa che consentiva all’erede di un farmacista di continuare ad essere titolare della farmacia di famiglia, senza essere laureato né iscritto all’albo.

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Economia