FINANZIARIA, ELIMINARE LA DISCRIMINAZIONE FISCALE DELLE FAMIGLIE

É di nuovo tempo per il Governo di elaborare la manovra finanziaria che detterà - più o meno - le spese pubbliche per il prossimo anno. Ancora una volta, come ogni anno, le famiglie - a meno che il governo non decida di varare qualche riforma consistente - si ritroveranno di fronte lo stesso problema: un sistema fiscale che, come constatato per ben 3 volte dalla Corte Costituzionale, le discrimina e al contrario di quanto scritto nella carta fondamentale della Repubblica, non le sostiene affatto. Proprio su questo argomento il Moige, che da anni chiede una profonda revisione fiscale, ha ritenuto opportuno far sentire la sua voce ancora una volta. "La famiglia italiana continua ad essere penalizzata. - ha affermato Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del Moige. Capiamo perfettamente che la situazione generale non è certo facile, ma il problema non è quello di chiedere aiuti per le famiglie, bensì quello semplicemente di porre fine ad una vera e propria discriminazione, accertata da 30 anni in base a tre sentenze della Corte Costituzionale. Le famiglie italiane oggi hanno estremo bisogno di un sistema fiscale che non penalizzi chi ha figli ma che tenga conto del reale costo dei figli stessi, e le soluzioni ci sarebbero, ad esempio con l'introduzione del quoziente familiare sul modello francese oppure l'introduzione del Bif (Basic Income Familiare), andando oltre il sistema che prevede bonus e detrazioni o deduzioni. Se parliamo poi di consumi primari, per esempio elettricità, gas e nettezza urbana, il prezzo viene addebitato per fasce di consumo per penalizzare chi spreca. Il principio sarebbe giusto ma è male applicato. É ovvio che una famiglia di 5 persone consumi più di un single, ma ciò non viene calcolato e la famiglia, finendo nella seconda fascia di consumi, paga il tutto a un prezzo più alto, il doppio o anche il triplo. In generale, su molte di queste questioni, per evitare nuove ed ulteriori discriminazioni, noi proponiamo di introdurre nell' iter dei procedimenti normativi una valutazione di impatto familiare (VIF), cioè un indicatore in grado di verificare le conseguenze del provvedimento che si sta assumendo".

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Economia