UIL FLP scrive a Sertori per la situazione dei dipendenti provinciali

La demagogica superficialità con cui si sono liquidate le Province comincia ad emergere con i primi problemi concreti scaricati su Regioni, 'Aree vaste', Comuni

“Il Cittadino di Sondrio” pubblica la lettera del Sindacato (UIL FPL) al Presidente della Provincia perchè faccia da intermediario con la Regione

“Il Segretario provinciale UIL FPL Sondrio Luigi Mescia si è rivolto al Presidente della Provincia Massimo Sertori  - e, p.c.  tutti i dipendenti dell’Amministrazione Provinciale e agli organi di informazione provinciale – con la seguente nota:

“Egregio Signor Presidente Sertori,
in questi giorni si registra un certo malessere tra i dipendenti delle Province, e quindi anche della Sua Amministrazione, e le OO. SS. a causa dell’incertezza circa il futuro sulla collocazione del personale in applicazione delle nuove norme che regolano la materia.

Come già ribadito in più occasioni, tutti i dipendenti dovranno conservare il posto di lavoro con i diritti acquisiti, anche se, come ipotizzato dal Governo, qualcuno potrà essere dislocato in altre sedi, comunque non oltre i 50 km. da Sondrio.

Quello che comunque ora preme evidenziare con estrema chiarezza è il fatto che ci si deve attivare con urgenza perché la Regione abbia in tempi rapidi a determinare le competenze e le deleghe, in quanto ad esse dovrebbero essere legati i posti di lavoro.

Per questo motivo si chiede che Lei, Signor Presidente, si faccia parte attiva affinché la Regione abbia ad assegnare con tempestività competenze e deleghe che interessano la nostra Provincia.

Anche se siamo in periodo feriale, i problemi non possono rimanere sul tappeto, perché i Suoi dipendenti hanno il diritto di conoscere quale sia il loro futuro”.

Fin qui la nota citata. Sta comunque il fatto che a Roma dei problemi concreti se ne sono bellamente fregati, con un mix di ignoranza e incoscienza. L'ignoranza è documentata dallo stesso iter del provvedimento con la ripetuta marcia indietro fatta via via che si scoprivano,m guarda caso, che c'erano funzioni e competenze da considerare. Incoscienza perchè hanno creato le condizioni favorevoli ad anni di contenzioso, di squlibri e persino di aumento delle spese. L'unica diminuzione sarà quella delle indennità ai tremila amministratori (3000 lo ha detto e ripetuto Renzi prendendo una grossa cantonata 'lo stipendio', come diceva lui, avendolo solo tra 700 e 800). La patata bollente l'hanno girata alle Regioni con il rischio che arrivi ai Comuni, il cui NO peraltro dovrebbe essere scontato.
Ci siamo riletti la legge, in particolare le “funzioni fondamentali delle province: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela (come introdotto dal Senato) e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, nonchè costruzione e gestione delle strade provinciali c) programmazione provinciale della rete scolastica d) raccolta ed elaborazione dati ed assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell’edilizia scolastica (come previsto dal Senato); f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Viene inoltre delineato un complesso procedimento per il riordino delle funzioni attualmente esercitate dalle province, cui lo Stato e le regioni provvedono sulla base dei seguenti principi: individuazione per ogni funzione dell’ambito territoriale ottimale di esercizio; efficacia nello svolgimento delle funzioni fondamentali da parte dei comuni; sussistenza di riconosciute esigenze unitarie; adozione di forme di avvalimento (di origine comunitaria - ndr) e deleghe di esercizio mediante intesa o convenzione. Norme specifiche riguardano le province montane, cui le regioni riconoscono, nelle materie di loro competenza, forme particolari di autonomia”.

Tempi non facili, rischi per qualche dipendente di cambiare scrivania o comunque datore di lavoro, l'UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici”) gongola.
 

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