Riceviamo da CGIL FLAI

Oggetto: salvaguardare la legge 199/2016 contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato e impegnarsi per la sua completa attuazione e il non allargamento dei Voucher in agricoltura perché sostenerli significa cancellare il lavoro agricolo e altre ipotesi sono un modo per aggirare i contratti

Gentili Consiglieri

Nei giorni scorsi, i Ministri dell’Interno, dell’Agricoltura e l’Assessore dell’Agricoltura della Regione Lombardia su ampliamento utilizzo dei Voucher, hanno rilasciato dichiarazioni che, a nostro giudizio, rappresentano motivo di forte preoccupazione, perché aprono alla possibilità di modificare la legge e, di conseguenza, svuotarla dei suoi contenuti più innovativi, così come le ultime dichiarazioni di questi giorni dell’Assessore all’Agricoltura il quale dichiara che i Voucher siano fondamentali per i lavoratori stagionali nell’Agricoltura lombarda.

Come vi sarà noto, la Legge 199/2016 è stata votata da tutti i partiti e movimenti presenti in parlamento, con la sola astensione di Lega e Forza Italia. La Legge 199 inasprisce il quadro normativo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura ma prevede anche azioni positive, come la Rete del lavoro agricolo di qualità e le sue sezioni territoriali, che sono volte a prevenire tali fenomeni e a prevedere collocamento e trasporto legale per le imprese e per i lavoratori agricoli.

La legge 199/2016 è per la scrivente un atto di civiltà di cui il precedente Parlamento ha saputo farsi carico, e rappresenta una prima risposta alle tante, troppe morti nei campi italiani, le quali chiedono rispetto e azioni concrete.

Vogliamo porre alla Vostra attenzione che nella nostra regione le aziende agricole iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità risultano solamente un centinaio (fonte dati Inps), numero molto insufficiente rispetto alle migliaia di aziende agricole presenti nella nostra regione.

Così come ci preoccupa chi sostiene l’utilizzo tout court dei Voucher. A tal proposito vogliamo ricordarvi che in agricoltura i Voucher già ci sono e possono essere utilizzati a favore di pensionati, studenti e disoccupati per un tetto massimo di 5.000 euro annui. L’ampliamento a tutti vorrebbe dire negare la stagionalità come elemento strutturale del lavoro agricolo e pagare tutti coloro impiegati nelle campagne di raccolta con i Voucher.

In questo modo si cancellerebbe il lavoro agricolo, fino a farlo diventare un non lavoro, senza diritti, senza applicazione dei contratti, senza contributi previdenziali.

Ricordiamo inoltre che per le campagne di raccolta che stanno per iniziare basterebbe l’applicazione del Contratto Nazionale di riferimento appena sottoscritto e l’applicazione dei Contratti Provinciali, in cui ci sono tutti gli strumenti per assumere i lavoratori, seguendo le regole e venendo anche incontro alle imprese in termini di flessibilità, considerando che in agricoltura si assume anche a giornata e ci sono tutti gli strumenti contrattuali per affrontare le campagne estive di raccolta.

Con questa lettera siamo a chiederVi un impegno pubblico a difesa della Legge 199/2016, così come il non ampliamento tout court dei Voucher nel lavoro agricolo ma la totale applicazione del CCNL e dei Contratti Provinciali.

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