TTIP: I Comuni copino Sondrio

Lo scorso 30.10 il Consiglio Comunale di Sondrio ha approvato a larghissima e trasversale maggioranza una mozione presentata dal consigliere Matteo Barberi (M5S),nella quale si esprime la volontà di promuovere iniziative al fine di diffondere la conoscenza sul tema del TTIP.

Il Comitato Provinciale “Stop TTIP” ha appoggiato con forza la suddetta mozione, nella convinzione che i nostri Comuni debbano giocare un ruolo di primo piano nell'informare i loro cittadini sui numerosi aspetti di un trattato così complesso.
Il Comitato Provinciale “Stop TTIP”, pertanto, auspica che l'esempio del Comune di Sondrio venga seguito al più presto da tutti gli altri Enti del nostro territorio. In questi giorni, è stata nostra cura inviare a tutti i Comuni i materiali relativi alla mozione approvata a Sondrio, con l'invito a valutarli e possibilmente ad adottare analoghi provvedimenti.
Il Comitato, infine, si è messo a disposizione di tutti gli Enti interessati per fornire ulteriori informazioni sull'argomento o per chiarire eventuali dubbi.
La posta in gioco sul TTIP è molto alta, e a farne le spese saranno, come spesso avviene, i cittadini più deboli e i consumatori. Ma la stragrande maggior parte di noi verrà toccato dalle conseguenze dell'approvazione di questo trattato.
L'auspicio del Comitato Provinciale “Stop TTIP”, pertanto, è che i Comuni si attivino per stare “dalla nostra parte”, a cominciare dall'espressione chiara ed inequivocabile di un forte impegno politico.

Opportuno spiegare a quella parte dei lettori che non lo sanno, cosa è il TTIP. Per farlo usiamo Wikipedia che sa spiegarlo molto meglio rispetto a lle due righe che avevamo preparato noi:
“Il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP), inizialmente definito Zona di libero scambio transatlantica (Transatlantic Free Trade Area, TAFTA), è un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America.
L'obiettivo proposto è quello di integrare i due mercati, riducendo i dazi doganali e rimuovendo in una vasta gamma di settori le barriere non tariffarie, ossia le differenze in regolamenti tecnici, norme e procedure di omologazione, standard applicati ai prodotti, regole sanitarie e fitosanitarie[1]. Ciò renderebbe possibile la libera circolazione delle merci, faciliterebbe il flusso degli investimenti e l'accesso ai rispettivi mercati dei servizi e degli appalti pubblici”.
Opinione nostra, convinta: le ragioni di diffidenza, in particolare di noi italiani, sono fortissime. Sarebbe un grosso regalo al dio denaro.
 

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