NON DA IERI CONTRO LE AGENZIE DI RATING PER COME OPERANO OGGI 12.1.10.35

Adesso sembra che in tanti si stiano accorgendo che le Agenzie di rating stanno mettendo a soqquadro Paesi, Banche, Aziende. Se il loro compito fosse quello di operare in base ai dati sarebbe altro discorso. In realtà oggi operano in base a valutazioni discrezionali e spesso opinabili per non parlare dei silenzi come il caso americano dimostra.

Ci pare utile riportare due articoli recentemente da noi pubblicati su questi temi.

Il primo sul numero 34 del 10 dicembre scorso: " CRISI, SPECULAZIONE, GLI 'INEFFABILI' DELLE AGENZIE DI RATING. E' ORA DI FINIRLA - Malignare é peccato ma forse ci si indovina - Non c'ero e se c'ero dormivo - Bufala terribile. E significativa - Si presenti denuncia alla Corte internazionale! - Chi c'è dietro? - Aria di rivolta


Malignare é peccato ma forse ci si indovina

Il Soile 24 Ore ha preso posizione sul problema delle potentissime Agenzie di Rating che furoreggiano facendo il nello e cattivo tempo sui mercati finanziari mondiali all'insegna del liberismo più sfrenato che rischia di portare una parte del mondo all'esasperazione sociale.

Alla vigilia di decisioni importanti dell'Europa gli ineffabili analisti della Standard & Poor's, una delle tre comari, hanno ipotizzato il declassamento di 15 dei 17 Paesi dell'Eurozona, perfino la Germani compresa e poi, per conseguenza, di una serie di grandi banche europee.

Andreotti diceva che malignare é peccato ma che forse ci si indovina.

Ci sono precedenti. Valga uno per tutti, quello degli Eurobond, la cui nascita, non certo gradita ai grandi Fondi americani, era oggetto di discussione. La partecipazione variava da Paese a Paese, la più alta quella tedesca, la meno quella greca. Prima ancora che ci fossero gli ineffabili hanno annunciato che il rating, ovvero l'affidabilità stimata, sarebbe stata quella della partecipazione più bassa. Incredibile. Una decisione di livello europeo abortita per effetto di alcuni padreterni che però con il Padreterno non hanno nulla da spartire, viste le bufale e dati dubbi e sospetti.

Non c'ero e se c'ero dormivo

Questi ineffabili non si sono accorti della bolla americana. Se ne era accorto molto prima il Ministro Tremonti, allora fuori dal Governo, che l'aveva anticipata nel suo giro di conferenze negli Stati Uniti. "L'avevano presa male", dichiarerà Tremonti, ma lui aveva ragione, le Agenzie di Rating torto. Agenzie da spazzare via sia che ci fosse stato errore sia che ci fosse stato dolo. Il Sole 24 Ore scrive che di conseguenza la la Federal Reserve ha dovuto intervenire con 7.700 miliardi di dollari allo 0,1% di interesse per salvare le banche americane. Il tutto all'insegna del 'non c'ero e se c'ero dormivo'.

Bufala terribile. E significativa

Stanno emergendo episodi eloquenti. Uno per tutti, rivelato da Radio 24. Gli ineffabili della Standard & Poor's Standard & Poor's tre settimane fa hanno approfondito la situazione e assegnato un classamento medio a obbligazioni ucraine.

Un bel lavoro, fatto bene, con analisi, allegati, tabelle e quant'altro. Analisi da grande Agenzia internazionale. Secondo la fonte citata, autorevole e quindi credibile, questa ineffabile analisi degli ineffabili Standardisti aveva un piccolo, piccolo, piccolo neo: quelle obbligazioni non esistono.

Si presenti denuncia alla Corte internazionale!

Il fatto é di una gravità inaudita, da perseguire in ogni sede in quanto penalmente rilevantissimo. La Corte Internazionale dell'Aia non deve occuparsi solo di Saddam e Gheddafi ma anche di chi sta mettendo a soqquadro il mondo.

Chi c'è dietro?

Non possiamo scriverlo per non finire male, ma lo sappiamo bene. Qui stanno andando in rovina Paesi interi. Un cappio crescente é al collo di centinaia di milioni di persone. Tutti alla mercé di tre società private che hanno dividenti paurosi ma soprattutto che spianano la strada a quelli che un tempo erano chiamati gnomi e che oggi sono diventati quel che erano i Titani, esseri più forti persino degli Dei, mitologia diventata realtà nell'anno Domini 2011.

Aria di rivolta

A luglio il nostro spread rispetto aoi tedeschi era di 183. Altro che storielle di Berlusconi e quant'altro. Quei Titani dopo aver posto l'attenzione sulla Grecia, data un'occhiata doistratta a Spagnam Portogallo e Irlanda hanno puntato i loro strali sull'Italia. E' il Paese che sta meglio quasi di tutti per debito totale, fra, cioè, quello pubblico e quelli delle famiglie e delle imporese. Ma a lor signori interessa quello pubblico perché, manovrando seguendone per periodiche aste per la collocazione dei nuovi titoli, la gente può andare in rovina ma gli utili vanno alle stelle. Di chi? Di quelli oltre Atlantico che hanno messo in ginocchio persino il loro Paese. Imperterriti vanno avanti, indipendentemente dalle pur indispensabili manovre in e di questo o quel Paese. E' il meccanismo che porta all'ineluttabile. O lo si spezza o si arriverà a una pericolosissima rivolta.

GdS"

Il seconmdo, sul n. 35 del 20 dicembre scorso: "AGENZIE DI RATING: A QUANDO SI DIRA' BASTA? Il prof. Verga, ordinario di diritto amministrativo a Pavia ma contemporaneamente imprenditore, chiuse una discussione, abbastanza critica verso le Istituzioni, con la sua definizione: "La democrazia é il mezzo più economico per arrivare al potere". Poteva avere ragione, ma eravamo ad almeno 30 anni (luce in termini di rivolgimenti) or sono.

Non è più così. Il potere oggi, quello vero, ci l'hanno dei funzionari un po' speciali. Sono quelli delle Agenzie di Rating che imperversano ma non come all'inizio quando mettevano in fila una serie di parametri economici tirando poi le conclusioni. Non proprio matematica ma qualcosa di prossimo. Oggi si fanno i processi alle intenzioni e in base a questi accurati parametri si fanno salire o scendere le borse mondiali mettendo in ginocchio Paesi e cittadini. Accutai parametri? Se tanto mi dà tanto il caso delle obbligazioni ucraine, pignolescamente analizzate con tanto di prospetti conclusivi e valutazioni finali, fa pensare, fa dubitare. Quelle obbligazioni così minuziosamente passate al setaccio non esistono. Nessuno ha denunciato l'Agenzia di Rating protagonista di un così clamoroso bag.

Danno i voti a Paesi, Banche e compagnia bella. Sarebbe ora di cominciare a dare i voti a queste Agenzie cominciando da uno zero per non avere comunicato quel che stava succedendo negli USA. Pochi dubbi_ o mala fede o incapacità totale. E sul chi c'è dietro la fantasia può correre.

Quando il potere politico, quello democraticamente investito, si deciderà a dire basta?

GdS

L'interrogativo finale vale a maggior ragione oggi e, andando avanti così e visto che siamo in guerra, domani e dopodomani.

GdS
Economia