La Ring Mill di Nuova Olonio acquisisce la modenese Acciaieria di Rubiera

L'intervista con il fondatore dell'azienda Franco Testi - Notizie sulle due società

Ring Mill di Dubino acquisisce l'Acciaieria di Rubiera
L'intervista con il fondatore dell'azienda modenese Franco Testi

Dopo mesi di incertezza, la vicenda di Acciaieria di Rubiera (1) sembra indirizzata verso un
finale positivo. L’impresa emiliana, infatti, ha ricevuto un’offerta di acquisto irrevocabile
da parte di Ring Mill (2), una forgia da anni cliente della stessa Acciaieria.

Siderweb, questa la fonte della notizia inviataci da www.siderweb.com, il principale quotidiano online italiano per il settore siderurgico, ha intervistato sul tema Franco Testi, presidente e co-fondatore di Acciaieria di Rubiera.

Signor Testi ci può aggiornare sulla situazione di Acciaieria di Rubiera?
«Certamente. Da quando abbiamo depositato domanda di concordato in bianco il 19
maggio scorso, ci siamo dedicati con dedizione assoluta a trovare una strada che potesse
garantire ai dipendenti la continuità del loro impiego. Non ricordo nemmeno tutte le
riunioni che ho avviato per cercare una soluzione. Almeno dieci interlocutori sono stati
degni di interesse e con cinque di questi abbiamo avviato concrete trattative. Alla fine,
proprio nella serata di lunedì 7 ottobre è arrivata l’offerta di acquisto irrevocabile da parte
di uno dei nostri clienti storici: Ring Mill».

Ci può dire qualcosa di più?
«La cosa è molto fresca e inoltre non sono un tecnico in questa intricata materia
concordataria. Posso dirvi che si passerà attraverso un periodo di affitto d’azienda dopo di
che ci sarà la cessione. I debiti privilegiati in prededuzione saranno pagati al 100%, mentre
la percentuale di soddisfazione per i fornitori chirografari sarà davvero “d’altri tempi”,
oltre il 60%!»

Qual è il suo stato d’animo?
«Sono da un lato tristissimo perché l’Acciaieria è una mia creatura a cui ho dedicato tanta
parte della mia vita: uscirne ora a 84 anni è davvero pesante. D’altro canto, però, sono
contento perché ora l’azienda ha un futuro e quindi continuerà ad esistere. Il progetto
industriale della famiglia Galperti (che stimo davvero moltissimo) è infatti di primario
valore a livello europeo. La qualità dell’acciaio Rubiera (che può produrre lingotti
tradizionali fino a 130 tonnellate e lingotti rifusi fino a 100 tonnellate) si unisce a una
forgia che da sempre ha investito in qualità: non può che andare bene!»

Vuole ringraziare qualcuno?
«Prima di tutto i dipendenti, che hanno portato tanta pazienza e si sono fidati delle nostre
rassicurazioni sulla continuità del loro posto di lavoro: in 6 mesi di inattività abbiamo
“perso” solo l’1% del personale, un record assoluto! E grazie anche ai fornitori che ci hanno
continuato a servire in questo periodo, alle parti sociali (sindacati e assessorato regionale
alle politiche economiche) e ai nostri consulenti, e a tutti coloro che ci hanno seguito in
questa complessa situazione».
R.S.

1) L'Acciaieria di Rubiera
L'Acciaieria di Rubiera inizia la propria attività nel 1965 in una zona dove le attività industriali sono sostanzialmente quelle dell'industria manifatturiera e ceramica e in un periodo in cui il consumo di acciaio da costruzione per l'edilizia aveva rilevanti tassi di crescita. Inizialmente la produzione era costituita principalmente da lingotti per laminazione a vergella e tondo per calcestruzzo armato con successiva espansione. Negli anni '70 l'azienda si orienta verso prodotti di qualità, quali acciai basso-medi, legati in lingotti di varie dimensioni destinati alla produzione di tubi senza saldatura e alla produzione di fucinati. L'azienda arriva a produrre acciai di alta qualità con impurità e contenuti di gas molto bassi. Dagli anni '80 in poi l'Acciaieria di Rubiera affronta una fase di ristrutturazione al fine di produrre acciai speciali, come gli acciai fini al carbonio e legati di elevata purezza. Ulteriore espansione produttiva all'inizio degli anni '90. L'Acciaieria di Rubiera è stato il primo esempio tra le acciaierie in Italia, agli inizi degli anni '90, di applicazione industriale di una particolare tecnologia, il forno ad arco in corrente continua, che ha migliorato la qualità del prodotto e ha ridotto i consumi specifici di energia elettrica, di elettrodi e di refrattari rispetto a quello a corrente alternata che è stato disattivato nel 1994. Questo forno dalle capacità nominali di 70 ton, ha consentito un netto incremento qualitativo e quantitativo.
Nel maggio scorso l'azienda ha presentato domanda di concordato preventivo con riserva al Tribunale di Modena. Crisi e cassa integrazione per 112 dei 120 dipendenti. Da allora fino ad un massimo di 6 mesi di tempo per presentare al Tribunale i documenti necessari per l’avvio della procedura di concordato preventivo. Evitato rischio fallimento legato ad eventuali richieste dei creditori, era partita la ricerca di investitori con l’appoggio del Comune di Casalgrande, delle Province e della Regione. Ricerca dunque andata a buon fine

2) Ring Mill
Ringmill, fondata 35 anni fa,  è presente i tutti qui settori che richiedono l’affidabilità di prodotti di qualità.  Attraverso gli anni abbiamo acquisito il Know-how necessario per lavorare con un ampia varietà di metalli e siamo in grado di produrre pezzi utilizzando metalli semplici come l'acciaio al carbonio o leghe sofisticate utilizzate nell’industria off-shore, nelle applicazioni high-tech o nell’energia convenzionale e nucleare.
Ringmill è in grado di produrre pezzi stampati che possono variare tra i 200 kg e i 1500 kg, anelli laminati tra i 500 kg e i 18.000 kg e pezzi con forgiatura libera tra i 500 kg e i 60.000 kg. Inoltre possiamo produrre pezzi forati fino a una lunghezza di 17.500 mm.
Il suo campo d'azione: il pianeta (dal Brasile al Giappone, dall’Australia agli Stati Uniti, in Cina come in Russia oltre che naturalmente in tutta Europa....)
La sua dichiarata mission:
Consolidare la posizione dell’impresa come leader globale per la qualità e la tecnologia nella produzione di forgiati;
Mantenere nelle proprie relazioni i valori dell’onestà e sincerità;
Soddisfare le richieste dei clienti superando le loro aspettative di qualità e servizio;
Sostenere un processo produttivo che rispetta interamente le problematiche ambientali e di sicurezza.
I conti:
Ring Mill, capitale sociale 6,5 milioni. Dati a fine 2010, 2011, 2012
Attivo netto da 145 mln a 154 e 147
Fatturato 92. 109, 101
Personale 10,5 11,3 11,4
Utile 9,5 4,3 4,9
Dividendi 2 0,9 1
 

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