Disperato appello del Presidente Della Bitta ai senatori

Tagli: 11 milioni alla Provincia. Pazzesco.

I soloni romani, rivelatisi dilettanti allo sbaraglio, avevano sentenziato: via le Province che tanto non hanno niente da fare. Non era proprio così ma i dilettanti allo sbaraglio continuavano nella loro strada. Anzi, dato che le Province non avevano niente da fare, era bene tagliare e prendersi così un po' di soldi. L'han fatto. Dicano i soloni cosa fare. L'unica cosa che si può fare è tagliare le corse dei bus, comprare meno gasolio per il riscaldamento delle scuole, dire ai diversamente abili di farsi aiutare dalla caritas, evitare  spese di manutenzione stradale sopperendo con i cartelli che al posto dei 90 all'ora scendano a 50 e via dicendo. Va bene così? E allora ecco la proposta: ci sono gli encausti del salone Melazzini, mettiamoli in vendita su Ebay. Affittiamo il salone Melazzini per festicciole, matrimoni e così via. Convinciamo un po' di personale ad andare in pemsione. E poi, la più luminosa delle idee, decidersi a giocare al Superenalotto. 1000 €uro per volta, martedì, giovedì, sabato. Costo 156.000 €/anni. 

Il Presidente della Provincia si rivolge ai senatori con un messaggio che è una specie di SOS. Non serve. Non contano niente, senatori di minoranza, ed è comprensibile, ma anche senatori di maggioranza. I soloni han detto che si tagliavano 3000 stipendi, ed era una balla colossale amministratori con indennità di carica erano un quarto delle cifre spampanate. Han detto che si risparmiava e si è visto che, ma solo andando bene, il risparmio è zero (in realtà i costi aumenteranno e non di poco). Han detto che tanto le Province non servivano e poi le hanno dovute tenere perchè sennò chi avrebbe svolto i vari servizi con quel papocchio di elezione di secondo grado). Anche tanti fra chi l'ha approvata convengono che si è fatta 'una vaccata' bella e buona. E volete che i soloni lo ammettano? Che recitino il Confiteor un cui passaggio è "mea culpa, mea maxima culpa"? Loro che dovrebbero ricevere a Premana - la capitale delle aziende che producono forbici - la "Forbice d'oro", anzi  "Forbice d'oro tempestata di diamanti"?

L'accorato appello del Presidente della Provincia Luca Della Bitta:

Carissimo Senatore,

ti scrivo a nome della Provincia di Sondrio in qualità di presidente.
A nome delle comunità e dei cittadini di questa Terra, delle amministrazioni e dei sindaci che hanno scelto me per questo compito così delicato.
A nome degli studenti delle scuole superiori che dal prossimo gennaio potrebbero non avere più delle scuole sicure, curate, manutentate, riscaldate.
A nome degli alunni disabili della Provincia di Sondrio che potrebbero perdere la possibilità di avere un trasporto ed una assistenza adeguata.
A nome di tutti coloro che, residenti o turisti, utilizzano i mezzi pubblici che svolgono servizio sulle nostre strade: Dagli studenti agli anziani. Perché da gennaio potrebbero attendere, ma mai vedere arrivare il pullman.
A nome di tutti coloro che, alla guida di una macchina percorrono gli oltre 400 km di strade provinciali perché potrebbero non più farlo trovando strade che non vengono curate o addirittura strade chiuse perché non percorribili.
A nome di coloro che, pagando le tasse, si aspettano di trovare durante l'inverno strade pulite e spazzaneve che intervengono in caso di nevicate, perché non potrebbero più avere questo servizio. 
A nome di chi frequenta un Centro di Formazione Professionale, di chi si rivolge ad un servizio per il lavoro, di chi un lavoro lo cerca e non lo trova, di chi lo ha perso.
A nome di chi mette a disposizione le sue capacità e le sue competenze lavorando nei diversi settori di intervento della Provincia di Sondrio.
A nome di chi è pescatore o cacciatore, impresa o azienda, agricoltore o imprenditore, artigiano o industriale che fino ad oggi ha cercato un interlocutore nell'amministrazione provinciale.
A nome di chi, da Livigno a Madesimo, abita e ama questa Terra.

Ti scrivo perché, come ben sai, le Province sono diventate oggetto di violente e pesanti manovre economiche, di tagli. La bozza di legge di stabilità recentemente presentata contiene una previsione di taglio per la Nostra Provincia per il 2015 di oltre 11 milioni di euro.
Te lo dico senza troppi giri di parole, con queste cifre la Provincia muore. Chiude! Consegna la chiavi!
Ma non è solo un problema di perdere un ente e che rappresenta un riferimento per la comunità ed il territorio provinciale. Il vero dramma è che vengono meno i servizi ai cittadini.
Chi si occuperà di trasporto pubblico locale, di assistenza ai disabili, di lavoro, di formazione professionale, di caccia e pesca, di agricoltura... della manutenzione delle strade, di cura del territorio e molto altro? 

Il taglio alle province è un taglio ai servizi per i nostri cittadini. Ed è anche un taglio alla sicurezza perché fa mancare le risorse necessarie per gli interventi di protezione civile
In questi giorni per il nostro territorio è stato un bollettino di guerra tra frane e smottamenti. Per curarlo, per prevenire, per evitare che dopo si debba dire che lo si sapeva, che si poteva... 
Senza risorse non si può contrastare e prevenire il dissesto idrogeologico. 
Senza risorse si mette a risciò la sicurezza dei cittadini.
Ti chiedo pertanto, a nome dei valtellinesi e dei valchiavennaschi, di condividere l'impegno a servizio di questa Terra e di mettere in atto ogni forma di intervento possibile per evitare che tutto ciò possa accadere.
Ti chiedo di porre in essere ogni azione possibile per rivedere le scelte contenute nella bozza di legge di stabilità e per conquistare l'autonomia che spetta ad una provincia interamente montana come la nostra.
Io e il tuo presidente della Provincia
Luca Della Bitta

Sondrio, 15 novembre 2014

Al Presidente della Provincia tutta la solidarietà del caso (ndr)

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