AEVV Energie c’è e resta in provincia

Non si cambia - dicono - anche nella nuova multiutility nord Lombardia -Nostra nota

Come è noto, dal 1° luglio di quest’anno, anche AEVV Energie farà il suo ingresso nella nuova multiutility nord Lombardia con una partecipazione, se ben ricordiamo, del 3,30% (tre virgola trenta per cento e, per caso, un unico consigliere di amministrazione?).  Nascerà, dunque, un nuovo soggetto organizzativo che si occuperà di vendita di energia elettrica e gas.
Una trasformazione societaria strategica nell’ottica di garantire un miglior assetto organizzativo in grado di affrontare al meglio le nuove sfide che pone il mercato, prima fra tutte quella relativa alla fine del servizio di tutela.
AEVV Energie manterrà comunque il proprio radicamento territoriale così come la tipologia dei servizi da sempre offerti ai propri clienti. Saranno mantenuti anche l’ormai storico e conosciutissimo marchio aziendale così come l’apprezzata attività di sportello presso gli uffici e gli infopoint che si trovano dall’Alta alla Bassa Valtellina.
“Saremo sempre noi - conferma a tale proposito il Direttore di AEVV Energie, Maurizio Casartelli - a  occuparci dei nostri clienti, e lo faremo come sempre presso i nostri sportelli di Sondrio, Tirano e Valdisotto e presso i Punti AEVV Energie di Morbegno e Nuova Olonio. In tal senso dunque mi sento di tranquillizzare i nostri clienti e più in generale tutti i valtellinesi e i valchiavennaschi chiamati a scegliere il proprio fornitore prima del termine del servizio di tutela, previsto per il 30 giugno 2019”.
AEVV Energie, quindi, continuerà a proporsi con la serietà e la convenienza di sempre, fondando le proprie azioni e i contenuti delle proprie offerte sui valori che storicamente contraddistinguono il suo operato: trasparenza, correttezza, cortesia e attenzione.
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Nostra nota
Di quanto ci viene dichiarato non si può che prenderne atto. In secondo luogo dobbiamo aver fiducia nell'operato, sempre ma in particolare per questa scelta, dei nostri amministratori. Non si può tuttavia qualche dubbio esprimerlo visti i precedenti. Se ne è andata da Sondrio Confindustria per via di quella che doveva essere una fusione e che di fatto è stata una incorporazione. Se ne è andata l'Aler e stesso discorso. Se ne sta andando l'APA e speriamo che per gli allevatori a Milano vi sia miglior sorte rispetto a quelle citate di Lecco e Bergamo. Richiamiamo altresì un precedente illustre. Quando il Fossati di Sondrio, ancora con elevato numero di dipendenti, faceva gola ci fu una stretta finale fra due contendenti che concorrevano per l'acquisto. Benetton voleva mantenere l'assetto societario ("Cotoni di Sondrio") e aveva perfino già designato l'amministratore delegato, un sondriese. Interessantissime le prospettive. Invece Marzotto, che aveva prevalso improvvisamente, subentrò lasciando a Sondrio la gente ai telai ma portando a Valdagno "il cuore" dell'azienda e con quello anche la scelta locale dei terzisti nonchè l'indotto. Rimasto solo lo stabilmento, una bastonata per noi.

Torniamo a bomba. Restano in Valle dunque gli uffici e l'operatività. Non ci si venga però a dire che per il Comune di Sondrio maggiormente interessato per tutti i servizi, le cose restino le stesse, che la sua capacità decisionale resti la stessa, che la strategia futura sia la stessa di quella che poteva avere l'Azienda. Inevitabile? Può darsi ma non si neghi un fatto preclaro ossia che un altro pezzo di valtellinesità se ne sta andando,
GdS
 

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