Europa-contro, ancora. La nostra agricoltura, lombarda in particolare a fare le spese della PCAC

APPROVATA IN CONSIGLIO REGIONALE RISOLUZIONE ANTI TAGLI PAC

(Lnews - Milano, 17 lug) "Il lavoro svolto per la Risoluzione
che mira a contrastare gli effetti negativi della Politica
agricola comune dopo il 2020 ha dimostrato una grande senso di
unita', per il quale ringrazio i consiglieri". Lo ha detto
l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi
verdi Fabio Rolfi, intervenendo durante i lavori del Consiglio
regionale, a proposito della risoluzione n.1 'Richiesta di
impegno di Regione Lombardia per contrastare gli aspetti
negativi della Pac post 2020', che l'Aula ha poi approvato con
68 voti favorevoli e 1 contrario.

ALTA INTERLOCUZIONE IN EUROPA - "Stiamo realizzando un gran
lavoro in Europa, incontrando e coinvolgendo sul tema
dell'agricoltura regionale parlamentari lombardi di ogni
schieramento e portando la nostra posizione sul tema - ha
sottolineato Rolfi -. Abbiamo avuto anche l'opportunita', non
comune per le Regioni, di incontrare il commissario, a cui
abbiamo rappresentato quanto le novita' dei nuovi Regolamenti
sulla Pac siano pericolose per la tenuta dell'agricoltura
italiana e lombarda e da cui abbiamo avuto rassicurazione circa
il lavoro di contenimento dei tagli".

Quattro i punti affrontati da Rolfi, legati ai nuovi Regolamenti
comunitari.

CONVERGENZA ESTERNA INIQUA - La 'Convergenza esterna', pur
ridimensionata, e' ancora problematica ed e' concettualmente
sbagliata, perche' gli interventi sul primo pilastro non sono una
forma di assistenzialismo agricolo, ma una forma di intervento
sul reddito degli agricoltori per contenere la volatilita' dei
prezzi, vista l'instabilita' dell'agricoltura, che e' legata anche
a fenomeni metereologici e che non puo' prescindere anche dai
costi di produzione: pensare di avere premi Pac/ettaro identici
nel tempo in tutta Europa, significa spostare soldi da ovest a
est, cioe' dagli agricoltori italiani, e lombardi in particolare,
verso gli agricoltori dell'Est, dove i costi sono minori e
riguardano Paesi che hanno dato un contributo molto minore al
fondo Pac. E' un tema di giustizia, per cui ci batteremo".

TEMI ETICI NON VINCOLINO - "I temi della condizionalita' e del
benessere animale sono condivisibili, ma dipende da come si
affrontano - ha aggiunto Rolfi, affrontando il secondo punto -:
quello del benessere animale e' un tema etico, ma anche
produttivo, perche' puo' aumentare la produzione zootecnica, ma
vigileremo perche' non diventi un vincolo all'agricoltura e alla
zootecnia intensiva come la nostra".

TETTI PENALIZZANO NOSTRE AZIENDE INTENSIVE - "Altro problema e'
quello dei 'tetti' che vengono messi alla Pac - ha proseguito -:
oltre una soglia di contributo non viene piu' dato e va
diminuendo fino a zero. E' una misura che colpisce le grandi
aziende intensive, fondate su produzioni molto significative,
come per esempio le grandi aziende risicole lombarde,
penalizzandole con un principio che ritiene che vadano tutti
trattati nello stesso modo, pur essendoci, in Europa, realta'
agricole differenti, la cui specificita' va difesa".

POLITICA AGRICOLA RESTI REGIONALE - "Da ultimo - ha detto ancora
Rolfi - va contrastata la proposta europea di un passaggio, per
il secondo pilastro, da Psr a Psn, quindi a una politica
agricola nazionale: la necessita' di Bruxelles di semplificare
non puo' non tenere conto che l'agricoltura, anche in Italia, non
e' unica, neppure all'interno delle stesse regioni, e le misure
vanno differenziate a seconda delle specificita' dei territori.
Per questo va difesa la regionalizzazione della Pac, peraltro
prevista dalla stessa Costituzione, che attribuisce competenza
in agricoltura alle Regioni, anche per salvaguardare l'autonomia
e decenni di politica agricola regionale".

ALLA LOMBARDIA LO SCUDETTO - Circa i presunti ritardi della
Lombardia "siamo oggi all'85% di misure attivate sul Psr, quindi
molto avanti, molto efficienti - ha concluso l'assessore -,
quello dell'erogazione al 18% e' un altro tema, ma tranquillizzo,
gli scudetti si assegnano a fine campionato e lo faremo anche
quest'anno, in cui la Lombardia si confermera' prima, perche' noi
soldi non ne abbiamo mai mandati indietro". (Lnews)

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