Valtellina non solo vino. Olivicoltura e zafferano

La coltivazione dell’olivo è diventata ormai una realtà anche per la provincia di Sondrio.  Iniziata all’incirca 20 anni fa, attualmente sono  diverse le  superfici della fascia retica valtellinese interessate da questa coltura.
L’ulivo va ad affiancare la vite su quelle superfici terrazzate dove quest’ultima, per svariati motivi, è stata abbandonata.
I vantaggi  per il territorio sono molteplici e non si limitano solo a contrastare gli incolti, con benefici immediati sia in termini di stabilità dei versanti che mantenimento del paesaggio, ma anche per gli stessi viticoltori che sempre più spesso si trovano a dover fare i conti con i danni ed i mancati raccolti causati da un aumento di animali selvatici, uccelli ed altre patologie direttamente correlate all’estendersi
Le prime produzioni di olio sono risultate particolarmente interessanti riscuotendo molti favori tra gli intenditori addetti al settore.
Molte  sono ancora le problematiche da affrontare legate principalmente alla scelta varietale, le concimazioni, la potatura, la lotta alle malattie, al fine di arrivare ad un olivicoltura sempre più rispondente alle condizioni pedoclimatiche del nostro territorio e con sempre maggiori garanzie.
In campo vegetale e soprattutto in campo frutticolo, non sono sufficienti pochi anni per individuare le varietà migliori o le tecniche agronomiche più adatte ad un territorio, a questo si arriva dopo decenni di coltivazione. 
Una particolare riconoscenza va agli amici della Oliper di Perledo che in questi anni ci hanno affiancato mettendo  a disposizione degli olivicoltori valtellinesi, tutte le loro competenze e conoscenze. Un aiuto prezioso e importante., anche se a distanza di anni ci siamo però resi conto che le diversità di terreno, ambiente di coltivazione ma soprattutto di clima, ci hanno imposto di dover fare delle scelte che spesso divergono dall’olivicoltura lariana.
Rimangono invece comuni le produzioni di altissima qualità e le nicchie di mercato interessate a questi prodotti locali.
Per la provincia di Sondrio l’olio di oliva,  pur molto utilizzato ed apprezzato, rimane tuttavia  un prodotto “poco conosciuto”  e non sempre  i produttori e i consumatori hanno le adeguate conoscenze in merito alla sua conservazione, al suo utilizzo ed alle sue proprietà. Cosi come rimane alta la confusione fra le diverse tipologie di oli di oliva presenti in commercio.
Con queste premesse la Fondazione Fojanini di Sondrio insieme alla Oliper di Perledo organizza quindi una serie di incontri finalizzati a presentare le esperienze maturate in questi anni in merito alla coltivazione dell’olivo in ambiente montano.

Un ulteriore serata verrà dedicata alla coltivazione dello zafferano, specie ormai sperimentata e collaudata sul nostro territorio, adatta al recupero di piccole superfici in zona retica ed in grado di dare grosse soddisfazioni in termini di spezia ottenuta e relativo utilizzo in campo culinario, ma anche economiche considerando l’elevato valore di mercato dello zafferano.

In programma dopo la prima serata di venerdì 15 novembre  dedicata al tema “Esperienze e risultati delle sperimentazioni:  impianto, scelta varietale, concimazione, difesa fitosanitaria” con relatori Ivano Foianini  (F. Fojanini)  e Mattia Franzina (Università di Bologna) venerdì 22 alle 20:30 nella sala della Fondazione Fojanini sarà la volta del tema “Impariamo a riconoscere gli oli di qualità dai  prodotti commerciali standardizzati.   Degustazione guidata di diverse tipologie merceologiche di olio”. Relatore sarà Marco Antonucci (giornalista e assaggiatore di olio professionista) Seguirà poi venerdì 29 sempre alle 20:30 nella sala della Fondazione Fojanini “La coltivazione dello zafferano”. Relatore  sarà Ivano Foianini  (F. Fojanini). Serate aperte a tutti

Economia