A2A. - 2 - , ZUCCOLI: "ORA SI APRE UN VENTAGLIO ENORME DI OPPORTUNITA'"

Per A2A crescere ancora sarà «un obiettivo perché dopo il duro lavoro compiuto negli ultimi anni ora per A2A si apre un ventaglio enorme di opportunità». Questo il rilancio di A2A a pochi giorni dal suo debutto in Borsa dopo la fusione con la bresciana Asm. La nuova società per Zuccoli «è un'azienda ben capitalizzata con un flottante elevato e due soci di controllo pubblici importanti ma non dominanti e che può guardare con serenità a ulteriori operazioni di rafforzamento. Innanzitutto in Lombardia, poi fuori regione». E magari anche oltreconfine. «Abbiamo a disposizione Edison che può diventare il veicolo per lo sviluppo internazionale», sottolinea Zuccoli in questa intervista sulla stampa. A2A, tramite Delmi, detiene infatti il 50% di Transalpina di Energia, società attraverso la quale, assieme a Edf, controlla Foro Buonaparte con una quota del 63%. Proprio la prossima primavera, tuttavia, scadrà il patto che lega i due soci in Transalpina. In vista del termine è quindi partito il confronto tra gli azionisti per dare il via a lavori di «ordinaria manutenzione» all'accordo.«In questo momento siamo assolutamente ben sintonizzati con il partner francese - spiega Zuccoli - l'idea di mettere mano al patto è condivisa da entrambe le parti. D'altra parte, siamo due soggetti industriali che hanno dato un contributo importante al rilancio della società, un merito che ci riconosciamo a vicenda». Di sicuro, quando è nato il progetto Transalpina, Aem aveva dimensioni decisamente inferiori rispetto al peso che può avere oggi A2A. Eppure già in quell'occasione, e nonostante una potenza di fuoco limitata, l'azienda era riuscita a ritagliarsi una governance paritetica con i francesi che pure vantano una considerevole partecipazione diretta in Edison, pari al 15,4%. Oggi, forse, A2A vorrebbe dunque qualche cosa in più.

Quindici - Federutility

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