Intesa firmata (da Parolo). 400 mln per 'Comuni confinanti'

Interessati i Comuni lombardi e Veneti che confinano con la regione a Statuto Speciale

(Milano, 19 set) "Grazie alla sottoscrizione di questa intesa si mettono a disposizione dei Comuni di confine di Lombardia e Veneto circa 400 milioni di euro. L'accordo, in attuazione a quanto previsto dalla Legge di stabilità per il 2014, consente infatti una nuova modalità di gestione dei fondi messi a disposizione dalle Province autonome di Trento e di Bolzano per il ristorno ai territori delle regioni con esse confinanti, a seguito della soppressione dell'Organismo di Indirizzo, struttura che era in capo al Ministero dell'Economia". Lo annuncia il sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per la Montagna Ugo Parolo in riferimento alla sottoscrizione, questa mattina, a Roma, dell'intesa tra il Governo, le Regioni Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano per il cosiddetto 'Fondo Comuni confinanti', al termine di un iter coordinato, per Regione Lombardia, dallo stesso sottosegretario.
COMITATO PARITETICO - I fondi a disposizione, 80 milioni ogni anno, saranno gestiti da un comitato paritetico composto dai firmatari dell'intesa e dalle Province riconosciute dal Governo come interamente montane. Parteciperanno inoltre ai lavori del comitato anche 3 rappresentanti eletti dai sindaci dei Comuni di confine, riconoscimento di un ruolo importante degli Enti locali nel processo di costruzione del bando e del riparto.
I FONDI - I fondi saranno ripartiti sostanzialmente in due parti. Una prima, destinata ai progetti presentati direttamente dagli Enti locali: ogni Comune avrà a disposizione ogni anno 500.000 euro per proprie progettualità, anche a carattere pluriennale. Una seconda, per un ammontare complessivo di circa 55 milioni annui, su interventi a valenza sovraregionale di natura strategica, che comunque devono essere localizzati nei Comuni confinanti della Lombardia e del Veneto.
Per la prima applicazione di questo fondo dovranno essere ripartiti ben 160 milioni di euro, frutto delle annualità 2013 e 2014.
STANZIAMENTI IN BASE AI FABBISOGNI - Un ulteriore punto di attenzione riguarda la decisione di versare le risorse agli Enti locali beneficiari valutando gli effettivi fabbisogni di cassa, in maniera da neutralizzare i vincoli del Patto di stabilità. "Si tratta di una vittoria importante - sottolinea Parolo - poiché questo meccanismo consentirà agli Enti locali di recuperare importanti risorse oggi sottoposte al vincolo del Patto di stabilità, che potranno invece finalmente essere messe a disposizione delle necessità delle comunità".
240 MILIONI A COMUNI LOMBARDI E VENETI - Vengono definitivamente sbloccate le graduatorie 2010/11/12, affidandone alle Province autonome la liquidazione ai soggetti beneficiari: con questa norma i Comuni della Lombardia e del Veneto si vedranno finalmente trasferite le risorse, in totale 240 milioni di euro, attualmente bloccate dalla mancanza di un organismo che potesse erogarle.

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