ASSEMBLEA ANNUALE DI CONFCOOPERATIVE LOMBARDIA

Sono oltre 62mila gli occupati delle circa tremila (2.982 per la precisione) cooperative aderenti a Confcooperative Lombardia, con un incremento dei propri addetti di oltre il 40% negli ultimi cinque anni. E questi numeri, già significativi, vanno ulteriormente pesati considerando la qualità dell’occupazione generata, che riguarda donne, prevalenti in maniera evidente nelle cooperative sociali, e persone appartenenti a fasce deboli, considerando tali non solo quelle codificate dalla legge 381 ma anche quelle innegabilmente tali in base all’esperienza e alle prassi del mercato. Sullo stesso periodo, gli ultimi cinque anni, interessante anche la performance del fatturato, cresciuto del 20% e attualmente attestato sugli oltre cinque miliardi di euro. Così come Regione Lombardia rispetto all’intero sistema-paese, il movimento cooperativo lombardo si è dunque dimostrato un importante traino per il sistema cooperativo nel suo complesso.

Sono questi i numeri di Confcooperative Lombardia, presentati oggi nell’assemblea annuale dedicata al tema “Imprese cooperative e competitività: mutualità, capitale umano, innovazione”. L’assemblea ha rappresentato un momento di riflessione sul ruolo e sulle strategie di Confcooperative per supportare lo sviluppo delle cooperative associate nelle nuove sfide della competitività, anche in vista della Conferenza Economico Organizzativa di Confcooperative nazionale. Nella sua relazione il presidente di Confcooperative Lombardia Maurizio Ottolini ha identificato alcuni “percorsi virtuosi” per favorire il rafforzamento e lo sviluppo delle cooperative associate: la formazione, valorizzando così il capitale umano, vera risorsa delle cooperative; l’innovazione, un campo nel quale le cooperative, soprattutto le sociali, hanno saputo da sempre rispondere ai bisogni della società; la crescita dimensionale delle imprese, una scelta ineludibile per non essere espulsi dal mercato.

Dopo aver evidenziato che “il Paese necessita di grandi e decise riforme, di governi autorevoli sostenuti da maggioranze coese e in grado di governare”, Ottolini ha riconosciuto come sulla Finanziaria “il metodo utilizzato dal Governo ha destato nel Paese ed anche in Confcooperative una certa delusione e non poche perplessità, anche per le modalità con cui si è svolta la concertazione”. “Noi conveniamo pienamente – ha aggiunto Ottolini – sull’urgenza di riportare i conti in condizione di maggiore tranquillità, ma avremmo forse preferito un sostegno più deciso alla crescita di produttività del sistema”.

La relazione di Ottolini si è poi soffermata sull’ampio confronto in corso con la Regione Lombardia, auspicando una pronta approvazione del nuovo Statuto regionale, la ripresa di attività di alcuni cantieri legislativi, quali il pdl sulla “sussidiarietà” e i provvedimenti attuativi della legge regionale sulla “semplificazione amministrativa”, la conclusione dell’iter per il pdl sulla “competitività” del sistema produttivo lombardo. In merito agli strumenti di sostegno delle cooperative lombarde, previsti dalla legge regionale 21/03 e dalla legge Marcora, Confcooperative ha chiesto alla Regione che “i diversi interventi vengano nel tempo sufficientemente alimentati per evitare lunghe liste d’attesa”, riconoscendo il positivo lavoro di confronto e di collaborazione con l’assessorato Industria, PMI e Cooperazione.

All’assemblea ha partecipato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Gianni Rossoni, in rappresentanza del presidente Formigoni. Rossoni, ricordando il ruolo fondamentale svolto dalla cooperazione nel tessuto economico e sociale regionale e gli investimenti sul capitale umano quale valore distintivo delle cooperative, ha sottolineato l’intensa attività della Regione per attuare una concreta sussidiarietà, “un modello culturale per avvicinare le istituzioni al cittadino”, e una sempre maggiore competitività del sistema economico. Sul primo tema, Rossoni ha ricordato la proposta di legge presentata al Governo di attuazione del Titolo V della Costituzione per avviare il federalismo fiscale e per ottenere la competenza esclusiva della Regione in materia di giudice di pace, ambiente e valorizzazione dei beni culturali. Per quanto concerne la competitività l’assessore ha dichiarato che è alle battute finali l’iter di approvazione del relativo progetto di legge, sottolineando nel contempo l’impegno del presidente Formigoni con un accordo interregionale volto ad adeguare al più presto la rete infrastrutturale per garantire una migliore mobilità delle persone e delle merci.

Qualche battuta Rossoni l’ha dedicata alla legge Finanziaria, evidenziando l’eccessivo carattere ”fiscale” del provvedimento, nel quale non c’è traccia di investimenti e di risorse per lo sviluppo del Paese.

A conclusione dei lavori è intervenuto il segretario generale di Confcooperative Vincenzo Mannino che, citando alcuni dati che evidenziano un calo del PIL italiano in corso da ormai 35 anni, ha dichiarato la necessità di “un lavoro in profondità per superare questa crisi strutturale, ponendosi obiettivi ambiziosi e il più possibile condivisi, indipendentemente da chi sta al timone della politica italiana”.

Infine Mannino ha sottolineato alcuni dati della compagine associativa di Confcooperative, rilanciando i temi che saranno dibattuti nella Conferenza Economico Organizzativa della Confederazione nelle prossima primavera.

Davide Ballabio

CS
Economia