PIEMONTE, SCATTA IL NUOVO CANONE PER LA MINERALE

Critico il Presidente nazionale Mineracqua che lamenta la penalizzazione (di ben due vecchie lire circa per una bottiglia di acqua da 1,5 litri che ne fanno pagare almeno 500!)

E’ scattato in Piemonte il canone di imbottigliamento per le acque minerali: dopo mesi di confronti e qualche polemica, il provvedimento diventa operativo. La previsione - sulla base dei trend produttivi regionali nel 2005 e nel 2006, con crescita annuale intorno al 7,5% - è di circa un milione, con una tassazione di 0,70 euro/ mc per l'acqua con contenitore in plastica e un importo dimezzato per chi lavora con il vetro. «Paghiamo già una tassa onerosa al Conai (70euro/ton) sulla plastica - afferma Ettore Fortuna, presidente nazionale Mineracqua -ci sentiamo doppiamente penalizzati e siamo critici su un parametro diverso per il vetro. Il canone di imbottigliamento è comunque più equo di quello sui diritti di superficie per le fonti, che soprattutto in Piemonte sono in zone disagiate e montane, con occupazione molto radicata. Abbiamo apprezzato il metodo seguito dall'ente, con un dialogo serio, anche in collaborazione con Confindustria Piemonte».

«Sull'uso di queste risorse- dice Nicola De Ruggero,assessore regionale alle risorse idriche - il Consiglio regionale ha invitato la Giunta a garantire per i territori di produzione dell'acqua un ritorno sulle partite di carattere ambientale, per favorire la salvaguardia della risorsa acqua ».

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