D-DAY DELLE COSTRUZIONI: È ARRIVATA L'ORA DI PAGARE I CONTI. UN MILIARDO DI CREDITI PRONTO PER ESSERE TRASFORMATO IN DECRETI INGIUNTIVI 12.5.20.21

16 maggio 2012 - Grazie ad una capillare azione di monitoraggio condotta da tutto il sistema Ance si è finora raggiunta la cifra di un miliardo di debiti delle imprese Ance. Si tratta di una prima tranche di credito che è pronta per essere per essere trasformata in un decreto ingiuntivo. Si stima che di questo passo si potrà arrivare a 9 miliardi solo per le imprese Ance e a 19 per tutto il comparto e che vede coinvolte oltre 1300 amministrazioni.

Una situazione non più sostenibile, soprattutto in un periodo di crisi così forte per il settore delle costruzioni che dall'inizio della crisi ha visto ridursi drasticamente gli investimenti (- 24%) e che ha lasciato a casa oltre 380.000 lavoratori. Accanto a questo si aggiunge una pesante stretta fiscale sulla casa che si ripercuote su tutto il settore visto che è prevista l'Imu anche su fabbricati invenduti e aree edificabili, e un sempre più allarmante razionamento del credito (in 4 anni - 44,3% i mutui per investimenti in edilizia non residenziale, -38,2% quelli in edilizia residenziale). "Un intero settore è in ginocchio - afferma il presidente nazionale di ANCE Buzzetti - è necessario trovare immediatamente una soluzione concreta, anche a costo di recuperare il denaro dovuto anche tramite azioni legali. In questi anni abbiamo responsabilmente fatto proposte concrete che non hanno trovato ascolto, oggi è il momento di avere delle risposte."

Lo scenario provinciale riassunto da ANCE Sondrio non si discosta: "i dati da noi raccolti testimoniano enormi ritardi nei pagamenti dovuti dalle amministrazioni, fenomeno che si caratterizza per oltre il 75% su stazioni appaltanti di fuori provincia, una liquidità ora più che mai necessaria" sottolinea il Presidente di ANCE Sondrio Castelli "nell'attuale fortissima criticità per il settore che a fronte di qualche lavoro residuale in fase di

ultimazione, non ha continuità per il futuro, mancando tutta una serie di commesse pubbliche e private che possono garantire quel circolo di liquidità indispensabile". "Faccio appello - conclude Castelli - alle amministrazioni del nostro territorio perché vengano messe sul mercato ora tutte le opere cantierabili, per dare una boccata di ossigeno alle imprese che altrimenti rischiano di trovarsi in una insormontabile crisi di liquidità, nonostante i crediti maturati."

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