Come sarà il turismo dopo il Covid-19?

Un dialogo tra le parti, per riflettere sul futuro del turismo in Italia e in Europa

Il turismo ai tempi del Covid-19: (l’incertezza) delle regole, traiettorie di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di business.
Il primo Webinar sul Turismo che riunisce accademici, ricercatori, istituzioni e professionisti del settore. Sono intervenuti come relatori il Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli e il Presidente di ENIT, Giorgio Palmucci.
Roma, 18 maggio 2020- Come sarà il turismo dopo il Covid-19? Questo l’argomento principale del convegno virtuale organizzato dal corso di Laurea Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università Europea di Roma.
Un Webinar, quello di UER, primo di un ciclo dedicato al turismo e all’inclusione, che si pone l’obiettivo di creare un dialogo tra le parti, per riflettere sul futuro del turismo in Italia e in Europa. A moderare l’incontro è stato il Vicedirettore del TgLa7, Andrea Pancani che ha aperto il dibattito con una riflessione “Oggi tutto il paese riparte, ma ancora non sappiamo se riusciremo ad andare in vacanza”. In questa ottica si aprono i lavori del primo Webinar che vede interagire tutti gli attori del comparto turismo.
Il primo a prendere la parola è stato il Magnifico Rettore Prof. Padre Pedro Barrajón, L.C.  che ha portato i suoi saluti e ha dichiarato: “4-5 anni fa abbiamo istituito il corso di Laurea in Turismo perché da sempre consapevoli del ruolo primario del Turismo nel nostro paese; volontà e creatività sono sicuramente le parole chiave da cui ripartire”. Queste le parole scelte dal Magnifico Rettore che nella giornata è stato coadiuvato dalla Coordinatrice del Corso di Laurea in Turismo e valorizzazione del Territorio, la professoressa Loredana Giani.  Il convengo è stato suddiviso in due parti; nella prima sezione si è trattato il tema dell’incertezza delle regole del Turismo post Coronavirus e sono intervenuti: Marcella Gola, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso Università degli Studi di Bologna, Ruggiero Dipace, professore ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università degli Studi del Molise e Giovanna Iacovone, professore associato Diritto Amministrativo Università degli Studi della Basilicata. Nella seconda sezione si è discusso sul tema delle traiettorie di sviluppo sostenibile e dei nuovi modelli di business e hanno preso parte al dibattito il Presidente di ENIT, Giorgio Palmucci che ha posto l’accento sugli strumenti di supporto introdotti dell’Agenzia nazionale del Turismo: “ENIT ha creato un cruscotto di crisis management finalizzato ad aiutare tutti gli imprenditori e le associazioni ad avere un quadro realistico della situazione del turismo in Italia e in Europa. Stiamo, inoltre, lavorando sinergicamente con gli assessori regionali per realizzare una campagna di comunicazione che valorizzi il nostro territorio”. È quindi intervenuta Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria, che ha ribadito la necessità di un cambiamento nei modelli di business del settore e ha dichiarato: “I due principi fondamentali per arrivare ad un rinnovamento del settore sono il capitale umano e l’interazione tra le aziende; dobbiamo, quindi, trovare nuovi metodi per far conoscere il nostro paese e andare incontro agli obiettivi di sostenibilità.”
All’evento hanno partecipato: Paolo Giuntarelli Direzione regionale Istruzione, Formazione e Ricerca alla Regione Lazio, Cristina Storti, Agenzia regionale del Turismo alla Regione Lazio, Barbara Casillo, Direttore regionale Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Valentina Castello, docente di reti e sistemi turistici locali e marketing del turismo all’Università Europea di Roma e, infine, Filippo Brunetti, Avvocato. Le conclusioni del convegno sono state formulate dalla Professoressa Loredana Giani che ha dichiarato: “Il dibattito sulle parole chiave della ripartenza del Turismo, condiviso con gli attori del sistema, ha fatto emergere anche la necessità di un’unitarietà delle regole, non nel senso di una sottrazione di competenze alle Regioni, ma nel senso di una univocità delle norme in favore della certezza. Una definizione condivisa di valori ed obiettivi; elementi su cui si fonda la fiducia dei cittadini-consumatori e delle imprese, essenziale per il sistema turistico, che ricopre un ruolo di primaria importanza per l’economia del paese”. L'Università Europea di Roma è l'Ateneo che ha maggiormente investito nell'alta formazione per il management turistico il corso di Laurea in Scienze del Turismo e valorizzazione del Territorio costituisce, per la sua attenzione all’innovazione, ad oggi un unicum nel panorama accademico della capitale.
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L’Università Europea di Roma è un’Università italiana non statale che fa parte del sistema universitario pubblico e rilascia titoli di studio aventi valore legale. Offre Corsi di Studio in: Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Scienze della Formazione Primaria e Turismo e Valorizzazione del territorio. Nel 2019 ha superato i 1500 studenti con una crescita annua del 25% ed è posizionata 1° a Roma tra le piccole università non statali nella classifica Censis 2019 della Università Italiane.
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