CNA Lombardia: -13% la produzione per le aziende artigiane manifatturiere

CNA chiede al Governo carburante per la locomotiva d’Italia” ma nostra nota

Milano, 20 giugno 2020 - CNA Lombardia sta interloquendo costantemente e positivamente con i vertici di Regione in merito alle più opportune azioni di ristoro e di rilancio del tessuto economico del territorio. In questo senso, il Presidente di CNA Lombardia, Daniele Parolo, non riesce a nascondere la preoccupazione:  
“Il sovraccarico di spesa sanitaria derivante dall’emergenza pandemica, se affrontato con i soli fondi di Regione Lombardia, rischia di sottrarre a lungo risorse disponibili per la ricostruzione e la crescita, proprio nel momento del bisogno.”  
Il conto pagato dai lombardi all’emergenza Covid 19 è salatissimo, sia in termini di vite umane sia in termini di perdita di competitività.

Come evidenziato anche dalle recenti analisi congiunturali, la produzione per le aziende artigiane manifatturiere scende su base tendenziale del 13%. L’indice della produzione industriale si attesta ai livelli del 2010. Il vero e proprio “buco” del Covid, con una sospensione “per decreto” del gioco offerta – domanda, ha dilapidato in due mesi e mezzo 7 anni di moderata crescita.

“Colpisce molto come le politiche economiche definite finora non tengano conto della situazione delle aree più colpite dalla pandemia e dai suoi impatti economici e sociali: proprio partendo da qui, da un supporto ai Territori più colpiti e dalla locomotiva d’Italia, possiamo fare davvero gli interessi del Paese”, commenta il Segretario di CNA Lombardia, Stefano Binda, mentre il Presidente Parolo rilancia con forza: “Non possiamo più aspettare. Serve mettere in campo il massimo di solidarietà tra gli stakeholder e il massimo di collaborazione tra i differenti livelli istituzionali e di Governo per costruire politiche dedicate”.
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Nostra nota
Che vi sia stata e vi sia scarsa attenzione - in qualche settore nessuna - per quello che possiamo dire il lavoro autonomo, ricomprendendovi l'imprenditoria artigiana, è lì da vedersi. In parte l'addebito va al quadro generale ma in parte cospicua ha origine politica. Del resto coerente. Va ricordato che l'attuale governo è quello più a sinistra dalla Liberazione ad oggi. Per fare un esempio ci sono state accuse a Conte perchè 'ascolta troppo la CGIL'. Sarebbe strano il contrario, che un Governo di sinistra (x) non ascoltasse il Sindacato ed in particolare quello più affine ovvero la CGIL. Anche per il SI al MES che a Bruxelles è già stato dato per acquisito anche se in Italia si giochetta facendo finta che la decisione debba ancora venire
(ndd) 

(x) Osservazione non infondata quella che viene da un lettore che si qualifica "di centro". Lui contesta la dizione "Governo di centrosinistra". Lo sarebbe se ci fosse qualcuno di centro. Non ce ne sono, salvo forse uno da considerare per i suoi trascorsi. Se qualcuno ha idee diverse scriva e noi pubblicheremo (GdS)

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