Siccità, Coldiretti chiede a Draghi lo stato di emergenza

Anche gli invasi valtellinesi dissetano la pianura.  La situazione nelle campagne della Lombardia è drammatica in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. Il livello del Po e dei laghi va a picco e cala a vista d’occhio

SONDRIO – Mentre anche gli invasi valtellinesi soccorrono l’agricoltura lombarda e di pianura, liberando cospicue portate d’acqua per arginare gli effetti della siccità, Coldiretti chiede al Governo di dichiarare lo stato di emergenza “a fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso”. Lo fa attraverso una lettera inviata al premier Mario Draghi dal presidente nazionale dell’organizzazione agricola, Ettore Prandini: “Chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati – continua la missiva - tenuto conto del grave pregiudizio degli interessi nazionali”. Viene altresì sollecitato “l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.

Accanto a misure per immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, per Prandini “appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno”.

La situazione nelle campagne della Lombardia è drammatica in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. La preoccupazione è forte anche per il calo delle rese produttive, dall’orzo al frumento fino ai foraggi, con mais e riso osservati speciali.

Secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) è sceso a -3,7 metri, su livelli più bassi da almeno 70 anni, ma in sofferenza sono anche i grandi laghi come il lago Maggiore che è sceso al minimo storico con on un grado di riempimento del 22% mentre quello di Como è al 25%.

La siccità – continua la Coldiretti – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati quest’anno pari a circa 2 miliardi di euro a livello nazionale, per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell’acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l’intero territorio dell’Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua – conclude la Coldiretti – è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo.

Un’emergenza nazionale che - sottolinea la Coldiretti - riguarda coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole nazionali. (20/6/2022)

 Coldiretti Sondrio

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Non è più un dato metereologico con le sue punte fisiologiche in su e in giù. Anche se quasi nessuno se n'è accorto, siamo agli eventi storici. Davanti ai nostri occhi, letto i dati di cui sopra, quantomeno un avvio di una delle cinque piaghe moderne.

 

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