UE: MISURE ANTIDUMPING PER IMPORTAZIONI CALZATURE DA CINA E VIETNAM

Da 67 milioni di paia del 2001 a 165 milioni di paia da Cina e Vietnam nel 2005 e così in Europa 30.000 posti di lavoro dal 2002 al 2005 ss ne sono andati. La concorrenza va bene ma a condizione che siano uguali le condizioni di partenza cosa che non é

Il 4 ottobre scorso l'Unione europea ha approvato il Regolamento (CE) n. 1472/2006 che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva dei dazi provvisori istituiti sulle importazioni di alcuni tipi di calzature con tomaie di cuoio originarie della Repubblica popolare cinese e del Vietnam. Le misure definitive antidumping (cioè contro l'esportazione di un prodotto ad un prezzo inferiore al valore normale di tale prodotto sul mercato in cui è fabbricato) saranno in vigore per due anni, a partire dal 7 ottobre 2006, cioè per il tempo necessario perché le aziende italiane si attrezzino al fine di fronteggiare adeguatamente la sfida di un mercato internazionale che appare sempre più agguerrito a livello di concorrenza e quanto mai sofisticato sotto il profilo dei meccanismi produttivi. Ai sensi delle norme dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) la fissazione di prezzi predatori è illegale se danneggia i produttori del mercato di esportazione. La prova inequivocabile che un prodotto viene esportato ad un prezzo inferiore al suo valore normale può emergere soltanto da un'inchiesta svolta sulle condizioni di produzione del prodotto stesso, verificando se le norme del lavoro siano abusive e se la regolamentazione in materia ambientale si riveli carente. L’indagine, infatti, annualmente promossa dalla Commissione europea ha da ultimo dimostrato che, a fronte di importazioni più che raddoppiate (da 67 milioni di paia del 2001 a 165 milioni di paia da Cina e Vietnam nel 2005), le imprese europee hanno perso 30.000 posti di lavoro dal 2002 al 2005, mentre i prezzi sono scesi da 11,8 euro al paio nel 2001 a 8,5 euro al paio nel 2005.

NLG

La concorrenza va bene ma a condizione che siano uguali le condizioni di partenza cosa che non é.

Abbiamo già scritto in materia ma è bene ricordare che in Italia uno che lavora, in ordine di grandezza, deve mantenere un pensionato. In Cina, con una popolazione quasi 25 volte l’Italia ci sono meno pensionati che da noi. I vari vincoli che ci sono in Europa, con i relativi costi, in Cina, Vietnam, India e via dicendo, non sanno neanche cosa sono. O pari condizioni o si esca dal WTO! (ndr)

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