Decreto sulle nostre Banche spa: incostituzionale!

Fra le dieci con futuro da spa Creval e PopSo (oltre gli 8 miliardi, già, come mai otto?)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che obbliga le 10 maggiori banche popolari italiane, Popolare Sondrio e Credito Valtellinese comprese, a trasformarsi in società per azioni. “Per rimanere poi preda dei giganti finanziari” ha sostenuto qualcuno a Montecitorio”. Non entriamo ora nel merito di una divisione che viene dopo anni e anni di discussioni anche perchè, pur nota la tematica da anni agitata da ambienti interessati, non abbiamo ancora letto reazioni e commenti altrui, d'ogni provenienza.

Parlamento commissariato, visto che ci si guarda bene dal percorrere la strada maestra del Disegno di Legge e se ne sceglie un'altra CHE CALPESTA LA COSTITUZIONE!!!

Non è un'opinione. Invitiamo i lettori a verificare se è vero o no quanto di seguito riportiamo, ossia l'articolo 77 della Costituzione repubblicana.

La Costituzione calpestata dal Consiglio dei Ministri, testo dell'art. 77:
“Articolo 77
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, IN CASI STRAORDINARI DI NECESSITÀ E DI URGENZA, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti”.
Dove sono  “I CASI STRAORDINARI DI NECESSITÀ E DI URGENZA” per una misura intorno alla quale si discute da 15/20 anni?
Necessità, e perchè?
Urgenza, e perchè, anzi e perchèèèèèèèè...???
Si potrebbe infatti fare della facile dietrologia all'insegna del motto andreottiano “malignare è peccato ma magari si indovina”. Siamo però  più seri di un Governo (per giunta di centrosinistra!!!) che, violando la Costituzione ottiene compiacimento e consenso dagli ambienti della grande finanza, ci limitiamo, per ora, a denunciare questa violazione ricordando però come anche nel problema delle Province si era tentato di percorrere una strada che dribblava la Costituzione. Errare con quel che segue.
GdS - continua

 

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