09 12 20 1) FEDERALISMO FISCALE: TRENTO E BOLZANO ORA "CONTRIBUISCONO" CON 1,13 MILIARDI 2) ALL'ITALIA IL RECORD DELL'IVA SUL TURISMO

1) FEDERALISMO FISCALE

Finalmente un segnale concreto sul versante della lotta al dumping istituzionale delle Regioni Statuto Speciale.

Sarà tutto vero? Anche se è probabilmente ancora poco in relazione ai lauti privilegi di cui godono incredibilmente da decenni le Regioni italiane a Statuto Speciale (Valle d'Aosta e Trentino-A.A. in particolare), c'è da sperare almeno in questo primo concreto segnale di ravvedimento dello Stato.

Nella "nota" ufficiale del Ministero guidato dal leghista Roberto Calderoli (vedi sotto) non si fa cenno a quale sia in concreto "l'ulteriore guadagno in termini di autonomia" delle suddette Province, mentre si precisa che parte delle risorse (risparmiate dallo Stato, NdR) verrà destinata ad alcuni comuni della Lombardia e del Veneto situati in zone di confine. Si potrebbe ben obiettare che non solo i comuni confinanti hanno sofferto e soffrono il dumping istituzionale prodotto dalle Regioni "speciali", ma tant'è. Già riuscir a portare a casa l'equivalente di duemila miliardi di lire da chi ammetteva decenni orsono che "I me dano 4.000 miliardi l'ano; mi digo che 2.000 i xe de tropo" (un onesto e inascoltato Presidente della provincia di Trento!) è un discreto successo. Certo nessuno ci restituirà le generose elargizioni fatte per quarant'anni.

IL COMUNICATO 'FIRMATO L'ACCORDO TRA GOVERNO E PROVINCE AUTONOME' (x): Milano, 1° dicembre 2009 - Le province autonome di Trento e Bolzano contribuiranno alla perequazione e alla solidarietà nazionale, previste con il nuovo federalismo fiscale, versando oltre un 1 miliardo e cento milioni di euro l'anno.

Nella giornata di lunedì 30 novembre 2009 è stato sottoscritto presso gli uffici della Prefettura di Milano - dove erano presenti il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, quello della Provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, e una delegazione del Governo, formata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e dal Ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli - un accordo che regolamenta i nuovi rapporti finanziari tra lo Stato e le Province Autonome di Trento e Bolzano, al fine di assicurare, da parte di queste ultime, un'adeguata partecipazione al nuovo sistema di federalismo fiscale ed alla conseguente perequazione e solidarietà nazionale in esso prevista.

L'entità complessiva del contributo da parte delle suddette Province Autonome sarà pari a circa di 1 miliardo e 130 milioni di euro l'anno. "Esprimo la mia soddisfazione - commenta a riguardo il ministro Calderoli - per l'intesa raggiunta, che rappresenta il passaggio più importante da quando sono stati approvati, nel 1972, i relativi Statuti delle Province Autonome. In virtù di questo accordo le Province Autonome avranno un ulteriore guadagno in termini di autonomia ma nel contempo rinunciano a finanziamenti non più attuali e giustificati e mettono sul piatto della bilancia circa 1.130 milioni di euro, che serviranno a garantire la sanità sul territorio nazionale. Una parte di queste risorse, inoltre, verranno destinate a quei comuni della Lombardia e Veneto situati in zone di confine, per consentire loro di avere minori disagi dalla loro peculiarità di territori di confine".

2) ALL'ITALIA IL RECORD DELL'IVA SUL TURISMO

Aprica-Valtellina, 20 dicembre 2009. Adesso che anche la Germania ha deciso di abbassare l'Iva per il Turismo al 7% a partire dal 1° gennaio 2010, sulla falsariga di quanto alcuni mesi fa ha stabilito anche la Francia in merito all'IVA per la ristorazione (scesa al 5,5%), l'Italia si vede praticamente assegnato il poco invidiabile primato dell'IVA sul Turismo più elevata del vecchio continente. In barba alle buone intenzioni espresse a più riprese circa la volontà di spronare il settore economico forse per noi più decisivo. Ma bravi, bravi!

Al di là dei commenti dei più o meno quotati rappresentanti del settore, la decisione tedesca è la riprova del come e soprattutto dei tempi in cui ogni governo stia varando per sé misure indispensabili per ridare ossigeno ad una ripresa economica che ancora stenta a decollare. A parte quello italiano, verrebbe da dire. Da tempo gli operatori turistici italici, singoli o raggruppati in associazioni di categoria troppo spesso tiepide, vanno invocando il varo di una simile misura, che porti l'IVA di alberghi, campeggi e tutte le altre forme ricettivo-ristorative, attualmente al 10%, ai livelli della Spagna (7% come la Germania) o della Francia (5,5%), della Grecia e del Portogallo, tutte più basse di quella italiana. Almeno da quando un giovane (politicamente) Giulio Tremonti teorizzava in un suo celebre libro bianco d'inizio anni '90 l'abbassamento dell'imposta sul valore aggiunto applicata al Turismo come volano per rilanciare l'industria più strategica del Belpaese.

Ci si aspetta che Ministero del Turismo e Ministero dell'Economia intervengano al più presto con una misura simile, volta a ridurre significativamente l'IVA, se non vogliamo che la nostra competitività turistica perda altre posizioni a vantaggio di nazioni che hanno assai minori attrattive del nostro.

Antonio Stefanini (xx)

(xx) Operatore turistico

(x) Nota ufficiale del Ministero per la Semplificazione Normativa.

Antonio Stefanini
Economia