On. CROSIO: "PIÙ TUTELE PER LE NOSTRE AZIENDE SUI MERCATI ESTERI. "LA SINERGIA TRA POLITICA E SISTEMA IMPRENDITORIALE PUÒ PRODURRE RISULTATI IMPORTANTI"

Un ordine del giorno in merito accolto dal Governo

Intraprendere le opportune iniziative per contrastare i fenomeni di contraffazione e tutelare il mercato del 'made in Italy', a sostegno della crescita e dello sviluppo dell'industria manifatturiera italiana. È l'impegno che il parlamentare valtellinese Jonny Crosio ha chiesto e ottenuto dal Governo con l'ordine del giorno presentato oggi nell'aula di Montecitorio dove è in discussione il Decreto stabilità.

Sollecitato a intervenire da imprenditori della Brianza, a seguito della riduzione ai fondi destinati agli sportelli unici a sostegno dell'internazionalizzazione del sistema produttivo italiano operata dal Governo, Crosio ha immediatamente risposto presentando un ordine del giorno ad hoc, chiedendo un impegno preciso. "Conosciamo tutti gli effetti che la crisi ha prodotto sulle nostre imprese, che faticosamente, con impegno e investimenti, riescono a trovare sbocchi di mercato all'estero - sottolinea Crosio -, e questo non è certo il momento più adatto per far mancare loro supporto e sostegno. Ho raccolto l'appello degli imprenditori e mi sono subito attivato, a conferma che la sinergia tra mondo imprenditoriale e mondo politico, se sviluppata nel rispetto dei ruoli e tenendo conto dei vincoli, è in grado di ottenere risultati. L'impegno del Governo riguarda l'intero sistema, dunque anche le imprese della provincia di Sondrio che, sempre più, guardano all'estero con interesse. Auspico che questo provvedimento possa portare benefici anche a loro".

In gioco non ci solo gli sportelli, ovvero delle strutture, bensì i servizi che essi garantiscono: assistenza legale, tutela dei diritti di proprietà industriale e intellettuale, lotta alla contraffazione: "Il made in Italy va tutelato con tutti gli strumenti a disposizione - aggiunge Crosio -, è necessario operare per la tutela dei nostri prodotti di qualità che, sempre più, vengono copiati illegalmente. La lotta alla contraffazione ci deve vedere come Italia in prima linea perché nessun altro Paese come il nostro può vantare un patrimonio di tali dimensioni. Non a caso - conclude - siamo fra i più danneggiati dallo sviluppo del mercato del falso".

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