IMU, DA CONFINDUSTRIA SONDRIO UN INVITO A LIMITARE IL PIÙ POSSIBILE L'IMPATTO DELLA NUOVA TASSA 12.5.20.67

23 maggio 2012 - "Sull'IMU ci aspettiamo segnali di apertura in grado di calmierare gli effetti recessivi del nuovo tributo, sia da parte del governo centrale sia da parte delle amministrazioni comunali, ciascuno nel rispetto dei margini di manovra che la legge gli consente". Questo l'appello lanciato da Paolo Mainetti, Presidente di Confindustria Sondrio, quando mancano ormai poche settimane al versamento della prima rata per l'IMU, Imposta Municipale Unica, che in realtà di municipale ha ben poco dal momento che i Comuni, come molti sindaci hanno sottolineato, svolgono anche il ruolo di esattori per conto dello Stato.

Nell'attuale momento di crisi è opportuno che il legislatore utilizzi non solo l'accetta ma anche il fioretto, ottimizzando la struttura dei prelievi fiscali in modo da non penalizzare quei soggetti economici che possono contribuire ad agganciare la ripresa. Nel caso specifico dell'IMU, si tratta di valutare possibili rimodulazioni del tributo che ne riducano l'impatto sulle famiglie per l'acquisto della prima casa e sulle aziende per gli immobili

destinati all'attività produttiva. "Si corre il rischio di accentuare gli effetti depressivi sui consumi e sulla produzione industriale e di assestare un colpo mortale ad un mercato immobiliare già molto asfittico, allontanando ulteriormente le prospettive di uscita dalla crisi" - prosegue Mainetti.

Molte deleghe sono nelle mani del governo nazionale, che potrebbe intervenire ad esempio per rivedere drasticamente le aliquote su immobili invenduti e terreni edificabili, beni che producendo redditi limitati potrebbero essere esentati dal prelievo. Ma anche ai Comuni è concesso un certo margine di manovra, in parte direttamente sulle aliquote e poi attraverso un sistema di rimborsi e compensazioni a livello locale che potrebbe andare

incontro alle esigenze degli operatori.In alcune amministrazioni della provincia di Sondrio sono già state avanzate delle proposte riguardanti le modalità di applicazione del tributo. L'auspicio degli Industriali è che "i Comuni non si muovano in ordine sparso ma con un'azione concertata riescano a

proporre provvedimenti che vadano nella giusta direzione, quella di non penalizzare eccessivamente la parte produttiva dell'economia locale" - conclude Mainetti.

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