Alle solite, l'uomo non conta

Norma sui conigli che ammazza i coltivatori. Lieti i cinesi

(LNews - Milano, 24 lug) "La visione ideologica del Ministero
della Salute rischia di ammazzare il comparto cunicolo lombardo
e italiano. La richiesta di sostituire le gabbie attualmente in
essere con sistemi di allevamenti a parchetto e' sintomo di una
visione animalista, che mettera' i nostri allevatori fuori dal
mercato". Lo ha detto l'assessore regionale lombardo
all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi in
merito alle nuove linee guida del Ministero della Salute per
l'allevamento del coniglio.

LA LETTERA - Rolfi ha quindi scritto una lettera al presidente
della Commissione Politiche agricole della Conferenza
Stato-Regioni Michele Emiliano, affinche' la questione venga
trattata nella prossima seduta dell'Assemblea degli assessori
all'Agricoltura di tutte le Regioni italiane.

I NUMERI LOMBARDI - "In Lombardia - ha detto Rolfi - sono
presenti 447 allevamenti di conigli e quasi 300.000 capi.
Pensare di costringere gli allevatori a sostituire gabbie e
capannoni significa obbligarli a investimenti enormi per
acquistare altri spazi e nuove attrezzature. Stiamo parlando di
un settore in crisi, alle prese con un ricambio generazionale
difficile". "Questa richiesta - ha chiosato l'assessore - e'
puramente ideologica, visto che non esiste alcuna direttiva
europea in tal senso e nessuna ricerca scientifica che la
giustifichi".

MINISTRO CHIARISCA LA SUA VOLONTA' - "Se il ministro della Salute
vuole penalizzare il mercato cunicolo italiano - ha aggiunto
l'assessore Rolfi - lo dichiari pubblicamente. Cosi' facendo si
contribuisce solo ad aumentare il divario con gli altri Paesi
europei ed extraeuropei".
"In Italia gli allevamenti sono controllati e il benessere
animale e' garantito, altrove no - ha sottolineato -. Questa
richiesta dunque rischia di ottenere l'effetto opposto rispetto
a quello desiderato".

IL TREND DI ALLEVAMENTI E CAPI - In Lombardia gli allevamenti di
conigli sono aumentati del 22,5 per cento dal 2010 (passando da
365 a 447), ma, nel contempo, sono diminuiti del 12 per cento i
capi allevati, che sono passati da 329.000 a 289.000.

Di seguito, nel dettaglio, suddivisi per provincia, il numero
allevamenti e il numero di capi sul territorio lombardo.

PROVINCIA - NUMERO ALLEVAMENTI - NUMERO CAPI

Varese: 51 allevamenti, 10.525 capi
Como: 24 allevamenti, 12.730 capi
Sondrio: 5 allevamenti, 5.238 capi
Milano: 11 allevamenti, 2.443 capi
Bergamo: 104 allevamenti, 54.714 capi
Brescia: 57 allevamenti, 99.039 capi
Pavia: 53 allevamenti, 3.634 capi
Cremona: 32 allevamenti, 4.696 capi
Mantova: 54 allevamenti, 63.766 capi
Lecco: 42 allevamenti, 27.176 capi
Lodi: 8 allevamenti, 4.979 capi
Monza e Brianza: 6 allevamenti, 302 capi
Totale: 447 allevamenti, 289.242 capi. (LNews)

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