IL PREMIER E I SERVIZI PUBBLICI 11 11 20 35. IL MINISTRO E IL TERRITORIO

Il governo Monti inserisce i servizi pubblici tra le priorità all'ordine del giorno. Nelle prime dichiarazioni dell'esecutivo si trovano riferimenti chiari agli incentivi per le liberalizzazioni e le privatizzazioni dei servizi pubblici locali. "Ritengo necessario - ha affermato Monti nel discorso programmatico tenuto al Parlamento - ridurre le sovrapposizioni tra i livelli decisionali e favorire la gestione integrata dei servizi per gli enti locali di minori dimensioni. Il riordino delle competenze delle Province - ha proseguito - può essere disposto con legge ordinaria; la prevista specifica modifica della Costituzione potrà completare il processo, consentendone la completa eliminazione, così come prevedono gli impegni presi con l'Europa". Il collegamento tra lo sviluppo ed i servizi pubblici appare nel passaggio in cui si afferma che "occorre anche rimuovere gli ostacoli strutturali alla crescita affrontando resistenze e chiusure corporative". Tra le intenzioni esplicitate dal premier vi è anche quella di "accrescere la qualità dei servizi pubblici nel quadro di una azione volta a ridurre il deficit di concorrenza a livello locale".

Territorio

Nella prima audizione in Commissione Ambiente del Senato, il neo Ministro Corrado Clini ha affermato che "servono soluzioni permanenti", riferendosi alle recenti alluvioni in Liguria. Due i capitoli più urgenti. Il primo - ha spiegato il ministro - sarà quello di coordinare le risorse disponibili ("poche") e l'altro "chiedere al Governo di reintegrare le risorse disponibili sulla base di progetti e non su dichiarazioni sommarie" basate sui fabbisogni, sapendo che per la difesa del territorio occorre "qualche mese e qualche anno. Oggi - ha proseguito - paghiamo un prezzo altissimo per la scarsa gestione delle risorse idriche e paghiamo un prezzo altissimo per la loro calibrazione che non tiene conto della vulnerabilità del territorio in quanto non sono tarati su regimi di pioggia attuali". Da qui la necessità di "ridisegnare l'uso del territorio, almeno nelle zone più vulnerabili".

Il ministro Clini si è dichiarato disponibile ad incontri con tutte le associazioni che si occupano di protezione e gestione dell'ambiente. "Avvieremo - ha detto - un sistema di consultazioni bilaterali sui temi dell'agenda nazionale ed internazionale". Clini ha infatti già incontrato alcune associazioni ambientaliste, tra cui la presidente degli Amici della Terra Rosa Filippini, il presidente di Greenpeace Italia Ivan Novelli, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e una delegazione del Wwf guidata dal presidente internazionale Jolanda Kakabadse e da quello italiano Stefano Leoni. Con i rappresentanti delle associazioni, Clini ha concordato di attivare un meccanismo di consultazioni bilaterali con il ministero sui temi nazionali ed internazionali in agenda

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