Ambulanti in giusta agitazione per la Direttiva europea Bolkestein

L’ambulantato esprime in Italia 190mila imprese e oltre 430mila addetti

 

Grande partecipazione all’assemblea di oggi al MiCo Fiera Milano: 2.500 quadri dirigenti della Federazione

FIVA CONFCOMMERCIO: PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE

Ambulanti e il caos Bolkestein, subito una nuova legge

per difendere professionalità e libertà d’impresa

Rinnovo concessioni: ridare certezze a 190mila imprese

Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio: correggere i gravi danni compiuti con l’emendamento approvato nella legge di bilancio. Riqualificare i mercati e combattere seriamente l’abusivismo

 

Milano, 25 febbraio 2018. Ambulanti e Bolkestein: dalla legge di bilancio un drammatico passo indietro al quale porre subito rimedio.

Per questo motivo oggi a Milano, nella sala “Silver” del MiCo Fiera Milano, si sono ritrovati, provenienti da ogni parte d’Italia – molti da Milano e area metropolitana – 2.500 quadri dirigenti di Fiva Confcommercio per chiedere con forza di cancellare le disposizioni introdotte con la proroga dell’applicazione della direttiva Bolkestein al 31 dicembre 2020.

E per arrivare subito, con il nuovo Parlamento, a una legge che valorizzi un settore fondamentale del commercio. L’ambulantato esprime in Italia 190mila imprese e oltre 430mila addetti. Fiva Confcommercio ha proclamato lo stato d’agitazione.

Per Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio e Apeca (Confcommercio Milano): “anziché mettere un punto definitivo sulla gestione della cosiddetta Bolkestein attuando i bandi e pensando all’interesse delle imprese che operano nei mercati, si è deciso di tornare indietro di quarant’anni quando, per fare l’ambulante, occorreva il visto di Pubblica sicurezza. Pensare alle imprese significa avere a conto l’interesse di oltre 20 milioni di consumatori che i mercati li frequentano: soltanto a Milano, dove complessivamente operano più di 9mila imprese ambulanti, sono in 300mila a scegliere la spesa nei 93 mercati settimanali”.

“Lo ‘scellerato’ comma 1181 approvato con la legge di bilancio – spiega Errico – stravolge le certezze dei requisiti di professionalità stabiliti nella Conferenza Stato-Regioni e in leggi regionali come quella approvata da Regione Lombarda.

Hai un’attività di ambulante? Se non è l’unica o prevalente fonte di reddito per la tua famiglia, il lavoro che hai fatto finora non conta più: vai a gara.

Vuoi affittare la tua impresa o ramo d’azienda? Evita di farlo dal 1° gennaio del 2019 al 31 dicembre 2020 (scadenza proroga applicazione Bolkestein n.d.r.): o la conduci direttamente o vai a gara.

Infine, vuoi espandere la tua attività di operatore ambulante? Non lo puoi fare, perché qualcuno ha deciso che non si potrà avere oltre un certo numero di posteggi sia su uno stesso mercato sia su mercati diversi”.

“Insomma – afferma Errico – si è deciso, fatto gravissimo, di limitare la libertà d’impresa e di non tenere conto, nel rispetto delle regole europee, di chi è in regola nei mercati ambulanti e opera da anni. Sono a rischio 190mila imprese, 22mila solo in Lombardia, e migliaia di posti di lavoro. A queste imprese bisogna ridare certezze”.

“Oggi siamo in tanti ad esprimere la nostra rabbia – conclude Errico – ma anche la nostra volontà di proporre e trovare soluzioni come responsabilmente abbiamo fatto in questi anni: il nuovo Parlamento corregga innanzitutto gli errori fatti e approvi nuove norme che, finalmente, sostengano le nostre imprese e, quindi, la riqualificazione dei mercati: la nostra esperienza è a disposizione. Tornino le competenze alle Regioni e si combatta seriamente l’abusivismo”.

Fiva Confcommercio

Economia