Treni: interviene la CISL

Sulla questione ferroviaria interviene la CISL con la nota che segue:

“Si è tenuta in mattinata presso la stazione ferroviaria di Sondrio la presentazione del primo dei sei treni “ristrutturati” che entreranno in servizio, a partire da oggi ed entro ottobre sulla tratta Lecco – Colico – Sondrio – Tirano e sulla Colico – Chiavenna, nell'ambito del progetto “Interreg”, progetto con capofila la Provincia di Sondrio e attuato anche grazie ad una cooperazione Italia - Svizzera.
Il primo di questi treni, presentato in mattinata, ha il nome “Stelvio”, il nome del passo alpino così come gli altri cinque treni che seguiranno, anche loro con i nomi di noti passi alpini della nostra provincia.
Indubbiamente un treno gradevole nell'aspetto, con una livrea evocativa delle bellezze montane e, dunque, adatta a rappresentarci ai potenziali visitatori delle nostre valli.
Un treno revisionato anche per quel che riguarda gli arredi e gli impianti, idonei per un apprezzabile comfort dei viaggiatori, dunque: sedili nuovi, maggiore illuminazione, nuovi impianti di climatizzazione e di diffusione sonora ecc...
Effettivamente sentivamo il bisogno di questi interventi visto lo stato manutentivo non certo ideale che ha caratterizzato i nostri treni negli ultimi tempi.
Apprezziamo sinceramente l'impegno di coloro, Provincia in primis, che hanno contribuito a questa novità. Ma dobbiamo però fare qualche riflessione prima di essere contagiati da facili entusiasmi.
Innanzitutto l'innovazione ferroviaria, annunciata negli ultimi giorni, consistente nel restyling dei treni (con l'arrivo di nuovi a breve) e l'aggiunta di ulteriori corse, per e da Milano, non risolverà il problema dei tempi di percorrenza che rimangono comunque lunghi e il cui accorciamento sarà praticabile solo a seguito di interventi infrastrutturali di un certo impegno sulla linea ferroviaria.
Gli interventi innovativi sulla ferrovia sono si importanti per il nostro sistema di trasporto pubblico ma non sono esaustivi. Essi devono necessariamente essere seguiti da una maggiore integrazione con il servizio di trasporto pubblico su gomma al fine di consentire maggiori e più agevoli collegamenti soprattutto a studenti e lavoratori pendolari”.
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Un'osservazione sulla nota della CISL, comunque condivisibile. Le carattreristiche della linea non consentono ulteriori miglioramenti di armamento. Da Milano a Lecco c'è il doppio binario. Da Lecco a Colico l'orografia la fa da padrona. Da Colico a Sondrio c'é un solo miglioramento da apportare, ossia ripristinare i 130 km/h di velocità massima come c'erano prima della calamità del 1987. Qualche minuto è comunque possibile guadagnarlo tanto che il responsabile del settore di Trenord nella recente riunione allo Ster, ad una nostra richiesta (quella dei “100 minuti” anziché le due ore attuali tra Milano e Sondrio) ha risposto “i 100 no ma 105 sono possibili, fra l'altro eliminando qualche pressochè inutile locale. A 105 minuti corrisponde una media di quasi 75 km/h superiore a quella di certe linee anche importanti (ndr)
 

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