Tassa sui Diesel, il Governo non bari

38.983.973 le auto in circolazione al 2018. Più di in terzo ovvero 13.743.874 quelle classificate E 1-2-3 mentre 25.240.099 sono quelle E 4-5-6.
Il Governo ha scelto la via di una tassa visto e considerato che questo vuol dire l'equiparazione delle accise tra Diesel e veicoli a benzina.
Gran suo strombazzamento come provvedimento a favore dell'ambiente al punto da far pensare a mirabilia, che so, magari all'arresto del degradi dei ghiacciai o a contrastare bombe d'acqua et similia.
Non è così.
Il Governo sfrutta il momento favorevole a chi parla di ambiente per cui la soluzione diventa il tassare quelli che vengono presentati come deturpatori dell'ambiente, per fare un esempio, chi ha un'auto E3.
In premessa vale la pena di sottolineare – valutazione fin ovvia – che i possessori di quei 13 milioni e rotti di auto E3ecc., parte faticosamente comprate magari di seconda o terza mano, sarebbero certamente ben lieti di rottamarle comprandone di nuove, ma nemmeno gli incentivi possono servire a chi i soldi necessari non li ha.
Poi, se non si vuole barare al gioco, va osservato che TUTTE LE AUTO INQUINANO E POSSONO FARLO IN MISURA MAGGIORE ADDIRITTURA QUELLE CHE VENGONO PRESENTATE COME IN REGOLA rispetto, per fare lo stesso esempio, a una E3.
L'inquinamento dipende infatti non solo dalle caratteristiche del motore ma anche – valutazione anche qui fin ovvia –  dal numero di ore che quel motore è stato in funzione, di quanti km cioè sono stati percorsi. Non è un'astruseria perchè c'è chi ha presentato questa proposte documentandone la realizzabilità e l'efficacia.
Consegue che la motivazione dell'inquinamento è valida solo molto, molto parzialmente.
Non bari il Governo.
E' più serio dire che ha bisogno di soldi (e magari anche che l'industria automobilistica ha bisogno di commesse).

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