L'ANNATA AGRARIA ANNO 2019

Il bilancio dell’annata agricola, secondo la presidente di Coldiretti Marchesini, è positivo

Fine anno 2019 e momento di sintesi anche per l’agricoltura della provincia di Sondrio. Il bilancio dell’annata agricola, secondo la presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini, è complessivamente positivo. In particolare per l’ingresso nel settore di molti giovani, per la capacità dei diversi comparti di fare sistema e lavorare insieme per la valorizzare dell’intera filiera agroalimentare della nostra terra con le sue eccellenze. Prosegue la fase positiva del settore latte, la melicoltura è sulla giusta strada per il recupero di una adeguata redditività, grande successo per le etichette di vino valtellinese, in chiaroscuro quanto riguarda il settore apistico.
Per il settore lattiero-caseario l’anno che si sta chiudendo si può considerare positivo; la provincia di Sondrio con i suoi formaggi conquista nuovi mercati in Italia e all’estero. Il sistema Valtellina ha aggiunto nuove aziende locali e mantiene un’ottima qualità (grasso, proteine e caseina) dai propri allevamenti. La produzione del latte alimentare è rimasta sostanzialmente invariata mantenendo una buona qualità al conferito ultimo. Tutto il latte prodotto e trasformato in Valtellina ha avuto un ottimo risultato sia per quanto riguarda i prodotti trasformati (yogurt) e caseari (Casera e Bitto) e formaggi freschi (formaggella e formaggi a pasta filata) e burro. Inoltre molti allevamenti hanno acquisito la certificazione del benessere animale (insieme delle pratiche che permettono un miglioramento della stabulazione e stili di vita delle bovine lattifere). Per quanto riguarda il periodo estivo, la stagione in alpeggio è stato positivo  grazie anche alle copiose piogge che hanno favorito la presenza di pascolo fresco nelle praterie alpestri (seppure le prime nevi  hanno imbiancato le cime con grande anticipo)
La coltivazione delle mele in Valtellina arricchisce di colori e profumi il fondovalle da Sondrio fino alla zona oltre Tirano, a Mazzo e Tovo. In Valtellina sono coltivate prevalentemente mele “Golden Delicious” e “Stark Delicious”, varietà di pregio che vantano ottime caratteristiche organolettiche e di conservazione, ancor più esaltate dall’ambiente montano. Altre varietà coltivate in Valtellina sono la mela Gala e la Fuji. La stagione produttiva è stata sostanzialmente positiva nonostante l’insorgere del un nuovo problema biologico costituito dalla “cimice asiatica” che causa il danneggiamento dei frutti. Gli attacchi tardivi a macchia di leopardo non hanno pregiudicato la produzione, anche se nelle zone colpite il danno è stato rilevante. Prontamente Coldiretti Sondrio ha aperto un tavolo in regione Lombardia che ha permesso la riapertura della Misura 5, azione del PSR che finanzia l’istallazione delle reti antinsetto volta al contenimento e prevenzione del danno biotico. Per la nuova stagione si stanno cercando soluzioni che possano limitare lo sviluppo del danno.
L’annata non è stata particolarmente buona per quanto riguarda il settore apistico che è passato attraverso due fasi stagionali contrastanti tra loro. Nella prima parte dell’anno si sono evidenziate delle carenze di produzioni nelle fioriture primaverili (tarassaco, ciliegio presso che assenti, acacia danneggiata da incessanti piogge) e a causa del mese di maggio freddo è stato necessario integrare il nutrimento agli alveari.
Questa situazione ha pregiudicato lo sviluppo delle famiglie negli allevamenti  che ha causato una minore attività all’aperto con conseguente perdita produttiva.
Nella seconda fase dell’anno grazie al caldo umido del periodo tardo primaverile ha permesso una buona produzione (soprattutto di castagno, tiglio e dei millefiori grazie ad una stabilità climatica che ha permesso una buona fioritura dei versanti della media ed alta montagna. La produzione complessiva è da considerare in netto calo e tale fatto rende ancor più prezioso il miele prodotto dalle api rendendolo certamente ancora più ricercato.
La Valtellina enologica si trova oggi “nel posto giusto, al momento giusto”,  in grado di produrre vini complessi, al passo con i mercati globali e le moderne aspettative di consumo, in sintonia con la contemporaneità e con il futuro del vino. I vini di Valtellina sono oggi protagonisti di un modello di economia circolare, di un turismo di qualità inteso come sistema e sviluppo sostenibile del futuro. In questi giorni si sta concludendo la raccolta di un anno di lavoro e le prospettive sono più che soddisfacenti, sia a livello qualitativo che quantitativo. Durante l’anno non si sono verificati eventi climatici particolari in grado di incidere o pregiudicare la qualità dell’annata, pertanto le attese sulle proprietà dei vini nuovi sono ottimistiche, ovviamente si dovrà attendere qualche tempo per un quadro più preciso, in quanto i vini valtellinesi hanno un lungo invecchiamento.
La Valtellina del vino è certamente figlia della migliore tradizione storica, ma è aperta all’innovazione, favorevole al confronto e alle positive ibridazioni colturali, con l’obiettivo di aumentare la qualità percepita, cercando di attrarre nuovi estimatori e posizionarsi in una fascia importante a livello di mercato.
L’apertura del Mercato Agricolo Coperto di Campagna Amica della Città di Sondrio ha portato nuova linfa alle imprese agricole che effettuano la vendita diretta già forti delle esperienze nei farmer market di Morbegno, Sondrio, Tirano e Bormio dove tanti consumatori trovano cibo buono, sicuro e di qualità da mettere in tavola quotidianamente. Una esperienza forte e rappresentativa dell’attività imprenditoriale agricola, delle tradizioni e della cultura alpina contadina che coinvolge tutto il territorio della provincia di Sondrio

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