Camere di Commercio, un passo avanti; dipendenti respirano

L’emendamento Gadda allunga a tre anni il dimezzamento del diritto camerale

Pubblichiamo il comunicato con il quale l'on. Maria Chiara Gadda, giovane ingegnere di Varese già brillantissima alle primarie del PD, ha informato di un passo avanti sulla questione del dimezzamento dei diritti camerali con l'allungamento a 3 anni di tale dimezzamento. La questione aveva grande rilevanza. Tutto il mondo socio-economico aveva preso male la novità, sottolineando come si toglieva ossigeno agli Enti senza apprezzabili benefici per le imprese. Sulla negativa assoluta ovviamente i dipendenti

Il comunicato dell'on. Gadda ovviamente soddisfatta per accoglimento del suo emendamento da parte del governo:

“Primo tassello della riforma delle Camere di Commercio approvato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. L’emendamento presentato dall’onorevole Maria Chiara Gadda insieme ad altri deputati del Partito Democratico per rimodulare su tre anni il dimezzamento del diritto camerale (l’imposta annuale pagata da tutte le imprese per l’iscrizione al registro delle imprese che rappresenta la principale fonte di entrata per le Camere di commercio), è stato accolto assieme ad altri, recependo anche gli stimoli lanciati in questi giorni.

Il testo finale dell’emendamento, infatti, oltre a prevedere una riduzione del diritto camerale del 35% per il 2015, del 40% per il 2016 e del 50% per il 2017, stabilisce che “tariffe e diritti sono fissati sulla base di costi standard definiti dal ministero dello sviluppo economico” e inoltre si aggiunge che si devono perseguire “criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l’accorpamento degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento in forma associata delle funzioni”. Dunque via libera anche alle fusioni, aggregazioni e gestione comuni di servizi.

“Sono molto soddisfatto di come il Governo ha recepito le istanze che avevo posto – commenta Maria Chiara Gadda – non solo perché con la gradualità del dimezzamento c’è possibilità di affrontare con più tranquillità la riforma che il governo ha varato attraverso il disegno di legge, ma anche e soprattutto perché il Governo ha voluto riformulare l’emendamento rafforzandolo e stabilendo che devono essere stabiliti dei costi standard, si deve procedere con accorpamenti tra camere di commercio, si devono gestire funzioni in forma associata. In questo modo ci sarà il tempo opportuno per modulare l’azione di riforma necessaria al sistema camerale, così come le imprese potranno beneficiare di una riduzione dei loro costi senza subire i disagi di una drastica riduzione delle attività messe in campo in loro favore dalle Camere di Commercio. Il sistema camerale svolge una funzione importante per il sostegno e lo sviluppo delle economie locali, vista la loro capacità di valorizzare le specifiche caratteristiche territoriali. Una riforma delle Camere di Commercio è però opportuna, al fine di rendere il sistema più razionale ed efficiente, e più adeguato alle esigenze di territori e imprese, che si trovano a lavorare in un contesto sempre più complesso e competitivo”, conclude la deputata varesina Maria Chiara Gadda”.

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